Quanto guadagna Nicolò Barella all’Inter – Della nuova Inter targata Antonio Conte e disegnata dall’amministratore delegato Beppe Marotta si candida certamente ad essere uno dei punti fermi: parliamo del centrocampista in arrivo dalla Sardegna Nicolò Barella.
Il calciatore, classe 1997, è nato e cresciuto sportivamente nella sua Cagliari. E proprio partendo dalle giovanili della squadra isolana con tutta la trafila che lo ha portato a diventare il capitano della prima squadra è riuscito a farsi notare ed apprezzare dai club di prima fascia, diventando uno dei principali obiettivi di mercato dell’Inter.
Quanto guadagna Nicolò Barella all’Inter, ingaggio e durata contratto
L’operazione è costata non poco al club nero-azzurro che in totale ha investito la cifra di 45 milioni di euro per portare Nicolò Barella all’Inter.
I 45 milioni sono la somma di diverse voci che compongono l’accordo: prestito oneroso (12 milioni) con obbligo di riscatto al termine della stagione (25 milioni) più dei bonus (8 milioni). Lo stesso ingaggio del calciatore registra un notevole incremento.
La durata del contratto è di 5 anni, con un ingaggio annuale di 2,5 milioni di euro l’anno. Attualmente l’ingaggio di Barella al Cagliari è pari a 700 mila euro l’anno.
La nuova Inter
Nelle ultime ore Barella ha sostenuto le visite mediche alla clinica Humanitas, per poi affrontare l’altro passaggio legato alla “l’idoneità” presso il Coni.
Con Barella un altro punto fermo dell’Inter di Conte sarà rappresentato da Stefano Sensi. I tifosi ora attendono altri colpi di mercato soprattutto per quel che riguarda il reparto offensivo. Possibile l’acquisto di almeno uno tra Dzeko e Lukaku.
Barella: ho l’etichetta del cattivo
Oltre a raccontare quanto guadagna Nicolò Barella all’Inter vediamo quale è la personalità del centrocampista. A marzo dal ritiro azzurro di Coverciano Barella ha rilasciato alcune dichiarazioni che descrivono la sua personalità ed il modo di affrontare l’impegno sportivo.
Rispondendo ad una domanda sulle responsabilità nel suo Cagliari il calciatore ha detto: “Le sento a Cagliari, perché gioisco per le vittorie e mi sento male per le sconfitte. Io do tutto sia con la Nazionale che con il Cagliari, oppure con gli amici. Mi impegno sempre al massimo, poi la responsabilità la sento in azzurro. Qui è più facile e mi mettono in condizione di fare meglio”.
Mentre sull’atteggiamento in campo ha aggiunto: “Aiutare la squadra con i gol è qualcosa che mi manca, l’anno scorso ne ho fatti 7, quest’anno (marzo 2019 ndr) uno, devo migliorare in quello. Forse prendo troppe ammonizioni, ho l’etichetta del cattivo e non me la sento. Alle volte portano a fare giocate e dei falli che potrei evitare”.
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