Pensioni ultima ora: sulla materia previdenziale quella del sottosegretario Claudio Durigon è una delle voci più attive. Nuovo intervento nel corso della nota trasmissione tv In Onda a proposito del futuro delle pensioni in Italia.
Pensioni ultima ora, roadmap tracciata da Durigon
Claudio Durigon, da sempre grande sostenitore di Quota 100 e delle misure approvate dal Governo col decreto n. 4/2019, ha tracciato durante la partecipazione al programma tv una sorta di roadmap di quelli che saranno i prossimi appuntamenti in base alle intenzioni politiche della maggioranza.
Pensioni ultima ora, su cosa punta il Governo
Su Facebook il sottosegretario e deputato della Lega ha scritto: “Ieri sera (durante In Onda ndr) abbiamo parlato anche della prossima finanziaria, oltre i temi principali della Flat Tax taglio del cuneo fiscale sul lavoro, è necessario mettere in campo altre norme che continuano il percorso della riforma pensionistica”.
Quali sono le proposte concrete su cui intende puntare il Governo? Eccole: “Dobbiamo dare – ha detto Durigon – più garanzie alle donne, quindi sarà sicura la proroga di Opzione Donna, verificare la possibilità di inserire contributi figurativi per le mamme lavoratrici, che serva anche a garantire il welfare familiare, dare risposte agli ultimi esodati della iniqua legge Fornero, creare i presupposti per la separazione tra previdenza e assistenza”.
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Durigon e la “vera riforma pensionistica”
La conclusione del sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali punta all’obiettivo principale dell’esecutivo e delle forze politiche che lo compongono, ovvero MoVimento 5 Stelle e Lega. “Il tutto serve – ha concluso l’esponente l’ex sindacalista – per arrivare finalmente alla vera riforma pensionistica: La Quota 41”.
Da sempre gli esponenti delle due forze politiche hanno spiegato che Quota 100 sarebbe stato un passaggio graduale verso l’obiettivo che è appunto Quota 41. Con Quota 41 si intende dare la possibilità di accedere alla pensioni a tutti i lavoratori che hanno raggiunto 41 anni di contributi versati e di farlo a prescindere dal vincolo anagrafico.
Già prima delle norme introdotte col decreto n. 4/2019 si è valutato la possibilità di avviare Quota 41. Ma il Governo ha ritenuto, per ragioni di bilancio, di procedere appunto con gradualità passando da Quota 100 che sarà in vigore nel triennio 2019-2021. E subito dopo dare l’ok a Quota 41.
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