Quali sono le differenze tra indennità di comunicazione e invalidità civile Inps? Cosa cambia tra l’uno o l’altro beneficio? Andiamo a vedere cosa è di preciso l’indennità di comunicazione, qual è la normativa a cui fare riferimento e a chi è riservata.
Indennità di comunicazione: cos’è e a cosa serve
L’indennità di comunicazione è definita dalla Legge n. 508 del 21 novembre 1988. All’articolo 4 si legge infatti quanto segue. “A decorrere dal 1° gennaio 1988, ai sordomuti come definiti nel secondo comma dell’articolo 1 della legge 26 maggio 1970, n. 381, è concessa una indennità di comunicazione non reversibile, al solo titolo della minorazione” e vale per 12 mensilità. Questa indennità “sarà corrisposta d’ufficio ai sordomuti titolari dell’assegno mensile di cui alla legge 26 maggio 1970, n. 381, trasformato in pensione non reversibile dall’articolo 14-septies del decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 663, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 febbraio 1980, n. 33, e a domanda negli altri casi con decorrenza dal primo mese successivo alla data di presentazione della domanda stessa”.
Non vi sono limiti di reddito, mentre è prevista la cumulabilità con le seguenti prestazioni:
- Pensioni per lavoratori autonomi e dipendenti, erogate da Inps e altri enti;
- Pensioni dirette di invalidità per causa di guerra o di servizio;
- Indennità di accompagnamento;
- Rendita Inail.
Ciò significa che chi riceve l’indennità di accompagnamento potrà anche ricevere quest’altra indennità, vista la loro cumulabilità.
Indennità di comunicazione: beneficiari
Il beneficiario dell’indennità di comunicazione è il soggetto sordomuto, la cui definizione è stabilita dalla Legge n. 95 del 20 febbraio 2006 (articolo 1). Qui si legge che “si considera sordo il minorato sensoriale dell’udito affetto da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva che gli abbia compromesso il normale apprendimento del linguaggio parlato, purché la sordità non sia di natura esclusivamente psichica o dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio”.
Requisiti richiesti e importo 2019
I criteri di calcolo della sordità sono differenti se il soggetto che ne è affetto ha meno o più di 12 anni. Nel primo caso l’ipoacusia deve essere pari o superiore a 60 decibel HTL in media tra le frequenze 500, 1000 e 2000 hertz nell’orecchio migliore. Nel secondo caso l’ipoacusia dovrà essere superiore a 75 decibel, ma l’insorgenza della stessa dovrà essere precedente al compimento del 12° anno di età. In ogni caso l’indennità di comunicazione non dipende dal reddito percepito e per averla bisognerà essere cittadino italiano o comunitario, oppure extracomunitario con permesso di soggiorno CE di lungo periodo.
L’importo dell’indennità previsto per il 2019 ammonta a 256,89 euro.
Indennità di comunicazione e invalidità civile: le differenze
Naturalmente, come è intuibile, le principali differenze tra l’indennità di comunicazione e l’invalidità civile sussiste nella destinazione dell’agevolazione. Che nel primo caso corrisponde ai sordi civili, mentre nel secondo si associa a diverse patologie, a patto che queste determinino una riduzione permanente della capacità lavorativa superiore a 1/3 (quindi, dal 34% in poi). Per ulteriori informazioni, potete cliccare su questo articolo.
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