Di tutti i capi d’abbigliamento, la camicia è quella che le donne più adorano e gli uomini-in-divenire temono; ogni donna sa che è più facile far mettere a un uomo un completo con la maglietta e le scarpe da ginnastica che una camicia. Il motivo è psicologico – la nostra intimità – e nel caso della camicia, il vero problema si sublima nel colletto. Alcuni uomini dicono che li soffoca, altri che fa troppo ingessato, ma la verità è che il colletto ci incornicia il viso e convoglia lo sguardo su di noi. E siccome pensiamo di non saperci vestire, o di essere fuori luogo, l’idea ci spaventa.
È ora di risolvere il problema.
Piccola parentesi: una camicia fatta in una camicieria costa sui 60 euro, ti viene fatta su misura e ti permette di scegliere il tessuto e la sua qualità. Questo non si può dire di qualsiasi altra marca, i cui prezzi triplicano senza alcuna motivazione se non lucrare sull’ignoranza o sulla pigrizia. Nel caso però tu sia in un mercatino dell’usato, su un sito di compravendita o magari sei un trentenne alle prime armi in qualche negozio coi saldi, ecco cosa puoi fare.
Il taglio
Questa è la cosa più importante IN ASSOLUTO. Quando l’uomo con la camicia da 200 euro incontra l’uomo con la camicia da 20 euro + 10 di sarto, l’uomo con la camicia da 200 euro sembrerà un idiota. Vado a illustrare con immagini.
Una camicia larga può essere salvata da un sarto, una stretta no. I fianchi si sistemano, il bottone del colletto si sposta, le maniche si accorciano, ma cambiare le spalle significa rifare la camicia ex novo, e non conviene. Una camicia ha le spalle giuste quando la cucitura tra il carré e la manica coincide con l’attaccatura tra braccio e vertebra toracica. Fai così: indossala, poi appoggiati al muro di fianco. Se la cucitura del carré sfiora il muro, è giusta. Il polsino dovrebbe coincidere con l’attaccatura della mano al polso. Se è più corta, è una camicia da bambini.
Ci sarebbero molti dettagli per stabilire quant’è pregiata una camicia; oltre alla stoffa conta il giromanica ribattuto, il carré raddoppiato, la mosca cucita a mano in tessuto diverso, vedi tu se hai voglia di approfondire o meno. Qui cercherò di essere sintetico – e pragmatico.
Come scegliere il colletto
Il colletto informale è il button down. Quello alla coreana solo Dio sa perché è stato inventato e lo lascerei ai coreani; se a te piace, contalo come maglietta. Gli altri colletti devi sceglierli in base alla forma del tuo viso e del collo, per bilanciare e creare equilibrio; se hai il collo largo e/o la faccia tonda, cerca i colletti con le linee più verticali possibile. Viceversa, se sei secco o hai il collo lungo, vai con le linee più orizzontali.
Più grande è il quadro, più grande la cornice
Lo stesso discorso vale sulle dimensioni: se sei grosso, scegli colletti abbondanti. Se sei secco, vai con quelli sottili. L’occhio umano calcola le dimensioni di qualcosa in base agli oggetti che lo circondano: hai presente quando ti fai le foto con l’amico basso e tu sembri un gigante? Colletto, revere, cravatta, nodo, sono la stessa cosa. Se sei gracile e metti una cravatta larga, sembrerai uno spaventapasseri. Se sei sovrappeso e ti metti una cravatta slim… hai capito.
Altre cose:
-Il colletto diplomatico è antico, va solo sullo smoking (se sei tipo).
-Il colletto club è altrettanto antico, e va sempre con la cravatta.
-Il button down non va mai con la cravatta, alle cerimonie, perché è una camicia informale. Nelle situazioni di tutti i giorni è stato sdoganato dall’Ivy league americana e puoi farlo.
-Il colletto alla coreana mette miseria e sta male a chiunque.
I bottoni
I bottoni di una camicia sono sette sulla cannonatura, in cui l’ultima asola è cucita orizzontale. Possono essere di plastica o di madreperla, basta non siano a contrasto o misti. Lascia stare bottoni in mezzo al colletto, triple abbottonature, no. Stai semplice e lineare. L’ultimo bottone del colletto si chiude solo se hai la cravatta, altrimenti tienilo aperto. Crea una piccola V sotto il tuo viso e per un semplice principio estetico da una parte lo incornicia, dall’altra allarga le spalle.
Questo vale per qualsiasi camicia, da quella di flanella da boscaiolo a quella Oxford. Per nessuna, nessuna, nessuna ragione, il secondo bottone va sbottonato. Se sei un palestrato, è meglio si vedano i pettorali che tirano la stoffa, piuttosto di un varco che li appiattisce. Se sei asciutto, fa povero. Se sei sovrappeso, fa laido.
Colore
La camicia da cerimonia è a tinta unita con tre possibilità: azzurro di giorno, bianco di sera. Sapendo cosa e come, si può osare fare qualche modifica, ma ne parleremo più avanti. In linea generale, tutte le fantasie vanno tenute per il giorno. La sera in discoteca, a cena, all’aperitivo o al dopocena, con la tinta unita non sbagli.
Come scegliere i polsini
La camicia informale (cioè di tutti i giorni) ha i bottoni; il vero intenditore ha un polsino preferito e fa in modo le sue camicie vengano fatte solo con quello. Tu però questo problema ancora non ce l’hai, altrimenti non leggeresti questa guida. Il discorso cambia quando sei a un matrimonio, a una cerimonia importante o a cena con una donna.
Qui servono i gemelli, di cui parleremo più avanti.
Puoi scegliere tra polsino alla napoletana – formale ma rilassato – o alla francese, più severo. Andrebbero usati solo di sera, se però decidessi di portare camicie coi gemelli anche di giorno, nessuno avrà da ridire. Ricordati solo che la camicia da gemelli va sempre a tinta unita. Qualsiasi altra cosa risulta eccessiva, perché i gemelli sono gioielli eterni, ma vistosi. Ricordati Lord Brummel: non sovraccaricare l’occhio di chi guarda.
Le maniche
La camicia a maniche corte è stata inventata per i bambini. Non importa che fisico hai, quanti anni hai o che lavoro fai: se hai superato i 25 anni, non c’è nessuna ragione per avere camicie a maniche corte. Prima di tutto perché se fa caldo e arrotoli le maniche, non sono 10 centimetri scoperti a fare la differenza. Secondo, perché le donne le vedono come l’olio in curva.
Se fa caldo arrotola le maniche all’italiana o alla francese con le stesse proporzioni dei bermuda, ossia subito sopra il gomito. Chi le arrotola a metà avambraccio trasmette un messaggio incoerente: sono un finto rilassato, oppure non sono sicuro si possa fare e lo faccio a metà. Insomma, è il modo in cui si arrotolano le maniche i politici. Fare o non fare, non c’è provare: o maniche arrotolate, o no.
Sulla camicia si potrebbero scrivere enciclopedie, purtroppo, e questa è una guida per principianti. Tra poco parlerò delle stoffe, delle varie armature, come sceglierle, quali avere e quando metterle.
Se ho scordato qualcosa d’importante, dimmelo.