Andrea Camilleri è morto questa mattina, mercoledì 17 luglio, alle ore 8.20 all’ospedale Santo Spirito di Roma dove era ricoverato ormai da un mese, a causa di una problematica crisi respiratoria. Lo scrittore di Porto Empedocle alla fine non ce l’ha fatta a vincere la sua ultima battaglia. A dare comunicazione della sua scomparsa la Asl Roma 1. I funerali saranno riservati, come voleva lo scrittore e la sua famiglia. Si potrà invece recare un ultimo omaggio al creatore del commissario Montalbano, ma sotto questo aspetto si attende di conoscere ulteriori particolari.
Andrea Camilleri è morto: chi era lo scrittore
Andrea Camilleri nasce a Porto Empedocle il 6 settembre 1925, da Carmelina Fragapane e Giuseppe Camilleri. A 14 anni entra in un collegio vescovile, dove però viene espulso 4 anni più tardi, reo di aver lanciato un uovo contro un crocefisso. Nel 1943 ottiene la Maturità al Liceo classico Empedocle di Agrigento prima del previsto, visto lo sbarco degli Alleati sulle coste siciliane. È in questo decennio che comincia la sua passione per la letteratura: nel 1942 arrivano gli esordi alla regia teatrale, mentre 2 anni più tardi si iscrive all’Università di Palermo, all’indirizzo Lettere e Filosofia, che tuttavia abbandonerà poco dopo. Comincia a scrivere poesie e a vincere alcuni premi letterari.
Alla fine degli anni Quaranta si trasferisce a Roma, ammesso come allievo regista all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. La sua esperienza letteraria si arricchisce di alcuni racconti che pubblica su alcuni importanti quotidiani, tra cui L’Ora di Palermo. Prosegue intanto con successo la sua carriera di regista teatrale, mentre nel 1957 entra nella Rai e sempre nello stesso anno sposa Rosetta Dello Siesto: da questa unione nasceranno 3 figlie. Negli anni successivi lavora come insegnante all’Accademia nazionale d’Arte Drammatica e al Centro Sperimentale di Cinematografia, proseguendo in parallelo l’attività di delegato alla produzione per diversi sceneggiati Rai di successo.
Arriva il successo letterario con il commissario Montalbano
Nel 1978 pubblica il romanzo di narrativa Il corso delle cose con una casa editrice a pagamento. La sua prima esperienza in Sellerio, la casa editrice che lo renderà popolarissimo diversi anni dopo, avviene nel 1984, con La strage dimenticata, ma il libro non risponde alle aspettative previste. È però negli anni Novanta che esplode il suo talento letterario: il 1992 è l’anno di La stagione della caccia, mentre il 1993 è la volta di La bolla di componenda, entrambi editi sempre per Sellerio.
Bisogna attendere il 1994 per vedere pubblicato La forma dell’acqua, che di fatto inaugura la serie del Commissario Montalbano, figura ispirata a Maigret, ma che prende il nome dall’amico Manuel Vazquez Montalban, anch’egli noto scrittore. Per Camilleri iniziano ad arrivare i primi risultati importanti anche in materia di narrativa e alla fine degli anni Novanta (anche e soprattutto grazie anche alla popolarità del suo Montalbano) diventa un autore affermato e di successo. L’ultimo libro di Montalbano, già scritto e nei cassetti della Sellerio, sarà anche quello conclusivo della serie e sarà pubblicato postumo come su richiesta dello scrittore.
La morte di Andrea Camilleri un mese dopo il ricovero
Dopo un mese esatto dal suo ricovero al Santo Spirito di Roma per una crisi cardiorespiratoria, Andrea Camilleri ci ha lasciati. In quest’ultimo mese, lo scrittore non ha mai ripreso conoscenza. Nonostante la sua età (94 anni il prossimo 6 settembre) e le sue condizioni (era cieco da qualche anno), oltre alla scrittura, continuava a lavorare anche a teatro. Proprio 2 giorni fa, lunedì 15 luglio, avrebbe dovuto portare lo spettacolo Autodifesa di Caino alle Terme di Caracalla di Roma.
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