Bollette 28 giorni: niente rimborsi automatici per le compagnie, cosa fare
Quali sono le novità sulle bollette 28 giorni e i rimborsi automatici? Le compagnie continuano a non volerli dare, ma i consumatori non ci stanno.
Continua la battaglia contro gli operatori telefonici che hanno applicato le bollette a 28 giorni ai propri utenti, salvo poi essere costretti a pensare a modalità di rimborso da una delibera Agcom. Il Consiglio di Stato si è infatti pronunciato recentemente contro i ricorsi presentati dalle compagnie, e in particolare da Vodafone, Wind 3 e Fastweb, mentre per Tim si attende ancora il giudizio definitivo. Resta il fatto che i rimborsi, come stabilito dall’Agcom, delle bollette commissionate tra il 23 giugno 2017 e il 5 aprile 2018 (28 giorni, ovvero 13 mensilità invece che mensili a 12 mensilità) devono essere automatici. Le compagnie sembrano al momento non volerne sapere, aggrappandosi alle formule compensative che però non sarebbero proprio consone nel sostituire i rimborsi.
Bollette 28 giorni: il comunicato di Unione Nazionale dei Consumatori
Sull’attenti c’è anche l’Unione Nazionale dei Consumatori, che con un apposito comunicato stampa ha commentato la notizia del rigetto da parte del Consiglio di Stato dei ricorsi presentati dalle compagnie telefoniche. “Vittoria! Habemus rimborsum!” esulta il presidente di UNC Massimiliano Dona. “Finalmente si chiude una brutta e vergognosa vicenda e viene riconosciuto il sacrosanto diritto dei consumatori di riavere quello che le compagnie telefoniche hanno indebitamente percepito violando le delibere dell’Authority”. Infatti, la decisione presa già lo scorso 4 luglio è stata depositata 8 giorni più tardi, venerdì 12 luglio.
Bollette 28 giorni: i rimborsi devono essere automatici
Quali sono i prossimi step? “Ora le compagnie dovranno restituire i giorni illegittimamente erosi”, prosegue l’associazione. “I giorni di rimborso che ciascun operatore dovrà riconoscere in fattura ai propri utenti dovrà riguardare il periodo compreso tra il 23 giugno 2017 e la data in cui è stata ripristinata la fatturazione su base mensile”, vale a dire i primi giorni di aprile 2018. In conclusione, “gli operatori dovranno posticipare la data di decorrenza della fattura per un numero di giorni pari a quelli erosi”.
Bollette 28 giorni: “Messaggi compagnie ambigui”, dice Dona (UNC)
Ma la vittoria non sembra così scontata e nuovi ennesimi ricorsi sono pronti a partire. “I messaggi che stanno inviando le compagnie sono molto ambigui”, le parole di Dona riportate da Il Salvagente, “chiediamo chiarezza anche delle condizioni. La rinuncia a un eventuale diritto di rimborso deve essere accettata dal consumatore”. Insomma, i rimborsi dovranno in ogni caso essere erogati in automatico e senza richieste da parte degli utenti: non dovrebbe valere quindi il principio che una mancata richiesta possa tradursi in un’automatica rinuncia alla richiesta di rimborso in fattura. Attendiamo il prossimo episodio di questa lunga telenovela, con l’auspicio di un lieto fine per le parti interessate.
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