Quanto guadagna Fabio Paratici e stipendio del direttore sportivo Juventus
Con l’arrivo di Cr7 si è chiusa l’esperienza di Marotta alla Continassa, da allora Fabio Paratici è l’unico responsabile del mercato bianconero
Insieme a Pavel Nedved e Beppe Marotta, è il dirigente che ha costruito gli ultimi anni di grandi successi a tinte bianconere; Fabio Paratici ha vissuto buona parte della sua vita sui campi di provincia prima di indossare giacca e cravatta per cominciare una fruttuosa carriera da manager.
Fabio Paratici: un calciatore di provincia
Originario di Borgonovo Val Tidone, provincia di Piacenza, dove è nato il 13 luglio del 1971, Fabio Paratici comincia a giocare nella squadra della sua città, la Borgonovese. Nel 1986 passa alla Primavera del Piacenza – suo compagno di squadra Filippo Inzaghi – di cui diventa anche capitano. Nel corso del campionato di Serie C1 annata 1989-90 fa il suo esordio con la prima squadra, collezionando 5 presenze. Successivamente militerà nel Palazzolo e nel Fiorenzuola; dopo un anno di stop a causa delle fratture riportate in un incidente automobilistico, riprende l’attività prima nel Pavia, poi nel Sassuolo, una breve parentesi al Marsala, prima di finire al Novara. Nel 1998 arriva al Palermo, torna un anno al Nord (Lecco), prima di concludere al Sud la carriera tra Savoia, Giugliano e Brindisi.
“Non ero molto bravo, giocavo in Serie C massimo, sono finito in C2 e li ho capito che da giocatore avevo dato. Ma la mia passione è il calcio e dovevo reinventarmi. Guardavo partite in tv e prendevo note sui quaderni, anche per vedere se certi elementi sarebbero cresciuti. Questo quando avevo 24-25 anni, a 31 ho smesso”; così – un po’ modestamente – ha raccontato gli anni da calciatore e il passaggio alla carriera da dirigente lo stesso Paratici nel dicembre 2018 ospite di una trasmissione polacca condotta dal portiere della Juve Szczesny.
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Fabio Paratici: un dirigente d’eccellenza
Proprio negli anni a Brindisi, tra il 2002 e il 2004, Fabio Paratici ha conosciuto Beppe Marotta, a lungo “maestro” ora, dopo il suo passaggio all’Inter, acerrimo rivale. Proprio il rapporto con Marotta ha segnato l’inizio della carriera da dirigente di Paratici: lo volle a capo degli scout della Sampdoria appena appesi gli scarpini al chiodo. I doriani con Paratici in organigramma raggiunsero importanti risultati tra cui la memorabile qualificazione alla Champions. Marotta in seguito approderà alla Juventus, quindi, chiederà a Paratici di raggiungerlo a Torino: Pirlo, Barzagli, Pogba, Llorente, Khedira, Tevez, Vidal, Higuain, Dybala, lo stesso Szczesny e non ultimo Cristiano Ronaldo tanto per citare alcuni giocatori portati in bianconero dalla coppia.
Con l’arrivo di Cr7 si è chiusa l’esperienza di Marotta alla Continassa, da allora Paratici è l’unico responsabile del mercato bianconero: dunque, da Chief Football Officer, ha portato allo Stadium calciatori del calibro di Emre Can, Ramsey e Rabiot (tutti a parametro zero) senza dimenticare l’acquisto recentissimo del talentuoso prospetto De Ligt. Lo stipendio di Paratici? Secondo le ricostruzioni della stampa specializzata, il suo stipendio nel 2018 era di un milione e mezzo all’anno; tuttavia, grazie ai bonus legati agli obiettivi raggiunti, il compenso di Paratici alla fine delle ultime stagioni dovrebbe essere stato molto più consistente.
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