Per quanto riguarda la riscossione dei debiti INPS (tra cui in contributi INPS), la procedura diventerà a breve più veloce, per non dire immediata. Vediamo di seguito i tratti essenziali delle novità in merito.
Contributi INPS, avvisi di addebito e cartelle esattoriali: il contesto e le novità
Al fine di combattere con maggior forza tutti coloro che, in un modo o nell’altro, intendono magari aggirare o ritardare il pagamento di quanto spettante allo Stato, è in procinto di entrare in funzione un nuovo sistema di notifica e riscossione dell’avviso di addebito INPS. Ciò, peraltro, ha riflessi su tutto quanto attiene alla riscossione cartelle esattoriali contributi INPS.
Insomma, l’avviso, che indica le somme dovute all’istituto da parte del cittadino contribuente, sarà infatti notificabile in modo prioritario con PEC (posta elettronica certificata), se l’interessato compare con nome e cognome, negli elenchi previsti dalla legge. Altrimenti, l’avviso sarà notificato con messi comunali, agenti di polizia municipale, o tramite raccomandata. Tutte le attività che attengono alla riscossione sono pertanto velocizzate.
Ciò che preme sottolineare è che l’attività di riscossione delle somme dovute all’INPS (tra cui anche i contributi INPS), successiva all’accertamento da parte dei suoi impiegati, può aversi oggi con il celere strumento dell’avviso di addebito notificato, vale a dire un atto subito esecutivo, e che può sostituire la cartella di pagamento. In altre parole, l’INPS – a differenza di altri soggetti – non deve servirsi per forza dello strumento della cartella esattoriale, ma può anche utilizzare il più pratico strumento dell’avviso di addebito che produce immediatamente effetto, ovvero rende possibile l’esecuzione forzata sui beni del debitore.
Secondo le previsioni del legislatore, l’avviso di addebito che, nella prassi, sarà anteposto alla cartella esattoriale, potrà essere adoperato, in particolare, per la riscossione dei debiti relativi a contributi INPS previdenziali e assistenziali non versati alla scadenza prevista. È chiaro che l’avviso in oggetto sarà emesso soltanto laddove gli impiegati INPS abbiano previamente accertato la presenza di contributi INPS non pagati oppure pagati in ritardo.
In conclusione, appare necessario ricordare che il debitore, per legge, deve pagare quanto indicato nell’avviso in un breve tempo, ovvero entro 60 giorni dalla notifica.
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