Sondaggi politici Noto: autonomia differenziata, decreto sicurezza bis, relazioni con l’Europa, il caso Russiagate. È lunga la lista dei dissidi che interessano Lega e Movimento 5 Stelle. Così lunga che qualcuno ha anche smesso di tenere il conto. Il continuo tira e molla all’interno del governo sta però cominciando a stufare gli italiani.
Sondaggi politici Noto: italiani stufi dei litigi tra Lega e M5S
Secondo un sondaggio dell’istituto Noto condotto per QN, il 55% dei cittadini si dice stanco dello scontro sempre più acceso tra Salvini, Di Maio e Conte. Un terzo degli intervistati invece non si stupisce più di tanto dei litigi, considerandoli normale dialettica politica tra forze diverse. La sensazione di crisi perenne ha anche influenze negative sull’andamento dell’economia. Il 63% ritiene che le frecciate che si lanciano un giorno sì e l’altro pure Lega e Cinque Stelle, “possano influire su una depressione degli investimenti sia delle aziende che delle famiglie”.
Conflitti allontanano cittadini da politica
Le liti tra Salvini e Di Maio hanno come conseguenza anche una ulteriore disaffezione dei cittadini verso la vita politica del Paese. Il 59% afferma che “ad ogni conflitto ci si allontana sempre di più dalla politica seguendola con meno interesse”. Per il 21% invece questi incessanti stop and go non producono sensazioni negative.
Sondaggi politici Noto: ritorno alle urne probabile per maggioranza italiani
Quel che è certo è che l’instabilità governativa aumenta la percentuale di chi crede che questo esecutivo abbia i giorni, se non le ore, contati. E così se all’inizio dell’anno, portata a casa la legge di stabilità, il 55% degli italiani si diceva convinto che il governo Conte sarebbe durato per tutta la legislatura, ora questa percentuale si è quasi dimezzata scendendo al 31%. Per 6 cittadini su 10 quindi, le possibilità di un divorzio e di un ritorno alle urne nei prossimi mesi o prima del 2023 sono sempre più alte.
Ostilità aumenteranno con scrittura legge di bilancio
Sondaggi politici Noto: sono in pochi a credere che, passata l’estate, le ostilità cesseranno. Anzi, secondo il 63% esse aumenteranno allorché sarà necessario buttare giù la nuova Finanziaria. Le divergenze in questo senso sono note: Lega e Movimento 5 Stelle hanno idee opposte per far tornare a crescere il Paese. I primi vogliono lanciare la flat tax per tutti, i secondi ribattono con l’innalzamento del salario minimo. Difficile, in queste condizioni, trovare una sintesi tra le parti. Più facile che si arrivi ad una rottura che però troverebbe pronti solo i leghisti. Secondo Noto, il Carroccio oggi veleggia intorno al 38%, più del doppio dei Cinque Stelle fermi al 17%.
Nota metodologica
Data di realizzazione: 19-20/07/2019. Committente: QN Quotidiano Nazionale. Estensione territoriale: nazionale. Campione: Panel Omnibus rappresentativo degli elettori italiani. Tecnica di somministrazione delle interviste: Cawi. Consistenza numerica del campione: mille. Rispondenti: 92%.
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