Dopo la scampata crisi di governo e il rimpasto (limitato) che ha visto il passaggio di Fontana (Lega) dal ministero per la Famiglia a quello per gli Affari Europei, si torna a parlare di riforme e proposte di legge.
Luigi Di Maio, capo politico del Movimento e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, ha assicurato che il salario minimo sarà presto una realtà anche in Italia. Il vicepremier riprende così uno degli ultimi cavalli di battaglia del partito pentastellato: una proposta ben accolta dai suoi elettori e che, in generale, sembra trovare un buon riscontro sociale.
Di Maio ha parlato della proposta di legge sul salario minimo in una diretta Facebook (mezzo ormai abituale, se non proprio principale, per comunicare con i suoi elettori). Come assicurato nella diretta video, Di Maio si riferisce a quei “giardinieri, autisti, pizzaioli, camerieri, tanti giovani e meno giovani che hanno diritto a una paga dignitosa come dice la nostra Costituzione.” Per il vicepremier, “la contrattazione collettiva resterà centrale ma qui stiamo parlando di tutti quei contratti pirata e tipi di retribuzione non tutelati.” Le categorie di cui parla Di Maio sono eterogenee e pertanto ci sarà bisogno di un importante lavoro di analisi e limatura. La proposta di legge – a prima firma di Nunzia Catalfo, senatrice del Movimento 5 Stelle -, è già pronta per la prima lettura a Palazzo Madama.
Di Maio sul salario minimo orario: “contro la schiavitù salariale”
Il vicepremier pentastellato si concentra sulle categorie più a rischio, gli sfruttati che ricevono un compenso di appena due o tre euro all’ora. Cifre che non permettono di raggiungere l’autosufficienza economica o che costringe tanti lavoratori a turni interminabili di lavoro. Il salario minimo orario, per Di Maio, serve quindi a combattere la schiavitù salariale.
Dalle parti della Lega, arriva l’ok trasmesso da Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro. Durigon ha affermato che “il salario minimo fa parte del programma della Lega delle elezioni del marzo 2018, abbiamo condiviso con il M5S di inserirlo nel contratto di Governo per dare risposte ai lavoratori e alle aziende.”
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