Autonomia Veneto e Lombardia: Fontana e Zaia “non firmiamo una farsa”
Autonomia Veneto e Lombardia: Fontana e Zaia “non firmiamo una farsa”. Tensione con il premier Conte che si dce comunque fiducioso.
Il tema politico più scottante e delicato del momento – oltre i sensazionalismi delle ultime settimane – riguarda la richiesta di un incremento dell’autonomia da parte di tre Regioni italiane: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. È una sfida emblematica che si produce all’interno della coalizione giallo-verde, considerando che il carroccio ha fatto incetta di voti al Nord, come il Movimento 5 Stelle al Sud. È ovvio, quindi, che la partita sia estremamente delicata.
Per ora, non sembrano esserci grandi progressi. Le differenze tra pentastellati e leghisti sono ancora sensibili ed è difficile arrivare ad un accordo che soddisfi entrambe le parti.
A spaccare la maggioranza è, in particolare, la richiesta di Zaia e del Veneto, che vorrebbe farsi carico di tutte le competenze concorrenti tra Stato e Regione. Fontana e Zaia assicurano che “non firmeranno nessuna farsa” e che l’accordo – ancora da raggiungere – dovrà rispecchiare le reali istanze di Autonomia avanzate dai cittadini della Lombardia e del Veneto.
Possibile tavolo con Governatori e Presidenti di Regione?
Tra le richieste più frequente inoltrate all’indirizzo del Presidente del Consiglio, vi è quella di organizzare un tavolo con i Governatori di tutte le Regioni italiane. Così si esprime Nello Musumeci, Presidente della Sicilia, in una nota ufficiale;
“chiedo formalmente, fin da subito, di procedere alla convocazione di tutte le Regioni italiane. E, in ogni caso, trattandosi di un deliberato del Consiglio dei ministri che incide sugli interessi della Regione Siciliana, voglio sperare che si proceda, come la Costituzione impone, a integrare il governo con la presenza dell’unico presidente di Regione legittimato dal proprio Statuto a partecipare ai lavori.”
Sulla stessa linea c’è Enrico Rossi, del Partito Democratico e Presidente della Regione Toscana. Sembra che Conte stia seriamente valutando l’idea di un vertice allargato per uscire una volta per tutte dall’impasse.
Di Maio prende tempo sull’ Autonomia di Veneto e Lombardia
Di Maio cerca di moderare i toni e prende tempo, assicurando che il Movimento 5 Stelle stia collaborando positivamente con i colleghi della Lega nei tavoli preposti.
“Va benissimo l’autonomia perché i veneti e i lombardi l’hanno approvata con un referendum che va onorato, ma prima bisogna definire i meccanismi di solidarietà e di perequazione con le altre regioni. La riforma del titolo V della Costituzione approvata in fretta nel 2001 dall’Ulivo per inseguire la Lega sul federalismo, è stata un disastro. Non voglio spaccare l’Italia, lavoriamo con la Lega sull’autonomia ma quando il M5S mette degli argini è perché il governo rischia di finire fuori dai binari del contratto.”
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