Attraverso il modello Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è possibile documentare la condizione economica del proprio nucleo familiare: la presentazione è spesso condizione fondamentale per vedersi riconosciuto un sussidio o un beneficio.
Modello Isee 2019: che cos’è?
Nel modello Isee, meglio detto Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), a differenza della dichiarazione dei redditi (individuale), non devono essere indicati esclusivamente i redditi prodotti ma anche il patrimonio in senso ampio posseduto da un nucleo familiare. Dunque, anche beni improduttivi di redditi, per esempio, compariranno nella dichiarazione dell’Isee.
Ecco allora un breve elenco di tutti i dati riferiti al nucleo familiare che si devono indicare nel modello Isee: innanzitutto, i dati anagrafici di tutti i componenti del nucleo familiare, compresa la condizione di disabilità – riconosciuta – di uno o più membri della famiglia, poi i dati relativi all’abitazione del nucleo familiare e quelli riguardanti i redditi prodotti da ciascun suo componente. Infine, nell’Isee si troverà indicato anche il patrimonio immobiliare e mobiliare (conti correnti, veicoli, etc…) di ciascun componente del nucleo.
A cosa serve?
In base ai dati dichiarati, che saranno incrociati con quelli presenti nei database dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps, lo stesso ente previdenziale invierà, per dirla in breve, un’attestazione della ricchezza del nucleo familiare; sostanzialmente si avrà a disposizione un indicatore che, tenendo conto del reddito, del patrimonio ma anche della consistenza del nucleo familiare, dopo aver applicato una scala d’equivalenza, qualifica la situazione economica di una famiglia.
Una volta certificata la situazione economica del nucleo, nel caso rientri in specifici parametri, sarà possibile richiedere una serie di agevolazioni e prestazioni dal Reddito-Pensione di Cittadinanza fino agli sconti sulle tasse sanitarie. Ora, l’Isee presentato nel 2019 sarà valido fino al 15 gennaio 2020; se verrà presentato dal primo gennaio 2020 in poi sarà valido fino al 31 dicembre 2020. È sempre possibile presentare l’Isee corrente, cioè presentarne uno nuovo, in caso di abbassamento superiore al 25% del reddito familiare.
Le prestazioni senza Isee
Detto ciò, ci sono moltissime prestazioni assistenziali che possono essere richieste senza necessità di presentare la dichiarazione sostitutiva unica: in generale, si può dire che le prestazioni previdenziali non necessitano della DSU (compresa la pensione di invalidità civile), così come la Naspi o l’indennità d’accompagnamento; nemmeno il bonus mamma domani, il bonus nido e gli assegni al nucleo famigliare (Anf) richiedono la presentazione dell’Isee.
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