Rinnovo contratto medici 2019: aumento stipendio dopo 10 anni, quanto spetta
Rinnovo contratto medici: dopo 10 anni, accordo raggiunto tra l’Aran e i sindacati dei medici ad esclusione della federazione Cimo-Anpo-Fesmed
Dopo un’attesa lunga 10 anni, finalmente è stato rinnovato il contratto dei medici e dirigenti del servizio sanitario nazionale.
Rinnovo contratto medici: accordo raggiunto dopo 10 anni
Accordo raggiunto tra l’Aran e i sindacati dei medici ad esclusione della federazione Cimo-Anpo-Fesmed (la Cimo è il secondo sindacato professionale per numero di iscritti, dopo l’Anaoo, Anpo e Fesmed e rappresenta in particolare i primari). Facendo un rapido calcolo, quest’ultima rappresenta solo il 22% dell’intero personale; il rinnovo del contratto per il triennio 2016-18 riguarderà oltre 130 mila unità.
Cosa prevede il rinnovo?
Al di là dell’aumento delle buste paga e della quota pensionabile, sono moltissime le novità previste dal rinnovo del contratto. Innanzitutto, per i medici e i dirigenti con più di 5 anni di anzianità adesso ci sarà la certezza di avere un incarico: le aziende, infatti, adesso saranno obbligate a conferire un incarico anche a chi ha lavorato a tempo determinato in modo intermittente superata la suddetta soglia. In generale poi i medici con più di 5 anni di anzianità avranno un aumento fino a 2.000 euro sulla retribuzione di posizione. Dunque, circa 30mila medici passeranno dagli attuali 3.600 euro a 5.500 euro di posizione.
Invece, i medici neoassunti – anche sotto i 5 anni di anzianità – avranno, mai era accaduto finora, una retribuzione fissa di posizione. Dagli odierni zero euro passeranno a 1.500 euro all’anno. Inoltre, sono stati stabiliti quattro scatti di posizione che partiranno non più da 5.500 ma da 6.500 euro fino a massimo di 11mila-12.500 euro all’anno. In più verrà prevista una clausola di garanzia che assicurerà a tutti i medici una retribuzione fissa di posizione in base all’anzianità ma a prescindere dall’incarico: dopo 5 anni 5mila euro, dopo 15 anni 6mila euro, dopo 20 anni si passa a 7mila euro.
Infine, sale da 50 a 100 euro a notte l’indennità di guardia notturna, per il servizio in pronto soccorso si sale a 120 euro. Dai 62 anni in poi si è esonerati dalle guardie.
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