Pensioni ultime notizie: Quota 100 con isopensione e assegno solidarietà
Sulle pensioni ultime notizie riguardano un chiarimento Inps sull’accesso a Quota 100 per i titolari di isopensione o assegno di solidarietà.
Sul fronte pensioni ultime notizie riportano un chiarimento dell’Inps per chi percepisce già l’assegno di solidarietà o l’isopensione e sulle possibilità per quest’ultimo di accedere alla nuova misura di pensione anticipata, Quota 100. Stando a quanto riportava il DL n. 4/2019, non sembrava esserci la possibilità di usufruire della nuova possibilità di pensionamento anticipato per questi soggetti, poiché nel Decreto si escludeva questa ipotesi. Tuttavia la norma presentava anche un dubbio interpretativo che l’Inps, con il messaggio n. 2251 del 14 giugno 2019, ha voluto definitivamente chiarire. Aprendo le porte di Quota 100 anche ai percettori di assegno di solidarietà e isopensione. Ma conviene veramente?
Pensioni ultime notizie: assegno di solidarietà e isopensione, accesso a Quota 100 possibile?
Il buco lasciato dalla norma, che di fatto escludeva l’accesso a Quota 100 ai titolari di isopensione o assegno di solidarietà, riguardava in particolare le conseguenze della maturazione dei requisiti per l’accesso alla nuova misura di pensione anticipata, e quindi cosa succedeva al raggiungimento dei 62 anni di età e 38 di contributi. Con la sopraccitata comunicazione l’Inps afferma che i percettori dei trattamenti sopra riportati non escludono l’accesso a Quota 100, ma per fruire di questo bisognerà ovviamente rinunciare alle erogazioni già in essere. Pertanto terminare in anticipo l’assegno di solidarietà o di isopensione, consapevoli che terminerà anche il versamento dei contributi da parte delle aziende, con la conseguenza che l’importo dell’assegno sarà molto più basso.
Pensioni ultime notizie: con Quota 100 no a cumulo redditi da lavoro
Un altro aspetto importante da considerare è che con Quota 100 non sarà più possibile lavorare, visto che la norma stabilisce il divieto di cumulo dei redditi da lavoro, divieto che invece non c’è negli altri trattamenti, nei quali invece è possibile cumulare l’assegno con i redditi di lavoro. Inoltre, scegliere Quota 100 e abbandonare gli assegni sopra riportati risulterebbe certamente un enorme vantaggio per le aziende, che per l’appunto non sarebbero più tenute a versare i contributi (e arricchire l’assegno).
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