Legge salvavita: defibrillatori obbligatori, in cosa consiste la proposta
Legga salvavita: in questi giorni è all’esame il progetto di legge defibrillatori obbligatori in numerosi luoghi pubblici e mezzi di trasporto. Le novità
Al momento è una mera proposta di legge, ma ci sono ottime probabilità che diventi legge salvavita in vigore dal prossimo autunno. Stiamo parlando della legge salvavita sulla liberalizzazione dei defibrillatori, la cui proposta in questi giorni è giunta in Parlamento per il consueto iter di approvazione. Vediamo di seguito di che cosa si tratta.
Legge salvavita sui defibrillatori obbligatori: a che punto siamo
È da ritenersi una conquista di civiltà, promossa in origine dall’Associazione Progetto Vita, la quale da più di vent’anni è sostenitrice del più grande piano europeo di sensibilizzazione circa valore ed utilità della defibrillazione precoce. Ed è, soprattutto, una proposta di legge in grado, in un periodo di tensioni per il Governo, di appianare – almeno su questo tema – le divergenze.
Infatti, la diffusione dei defibrillatori ha recentemente ricevuto l’ok all’unanimità dalla Commissione Affari sociali della Camera. A questo punto, la legge salvavita (relativa appunto ai defibrillatori obbligatori) sarà oggetto di dibattito alla Camera e poi giungerà in Senato, al fine di avere l’approvazione definitiva. E non ci sono particolari motivi per ritenere che il percorso prosegua con degli intoppi.
Quali sono i contenuti della proposta?
Ricordiamo che i defibrillatori sono apparecchiature necessarie ad interventi di soccorso tempestivo e alla rianimazione, nei confronti di persone colpite da attacchi cardiaci. Ciò in attesa di ulteriori e maggiori soccorsi. Lo scopo della legge – promossa congiuntamente da Forza Italia e dal Movimento 5 Stelle – è quello di consentire a chiunque, senza aver seguito un corso apposito, di soccorrere una persona colpita da arresto cardiaco. Non solo.
La proposta in oggetto intende anche inserire l’obbligo del cosiddetto DAE (Defibrillatore Automatico Esterno) in molti luoghi aperti al pubblico, in special modo in contesti in cui si viaggia (come, ad esempio, aeroporti, stazioni ferroviarie e porti, ma anche aerei, treni, navi e bus). Secondo il progetto di legge salvavita, l’obbligo sarà quello di munire il mezzo di trasporto di defibrillatore, se la tratta di viaggio comporta più di due ore senza alcuna sosta.
L’elenco dei luoghi in cui sarà vigente l’obbligo non finisce qui: anche le società sportive dovranno rispettare l’obbligo di installazione di tali apparecchiature, sia nei luoghi di gara, sia in quelli di allenamento. Non diversamente per quanto riguarda gli uffici pubblici: l’obbligo previsto dalla legge salvavita scatterà per tutti gli uffici con almeno un personale pari a 15 dipendenti, oppure con servizi aperti al pubblico.
Com’è evidente si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale, che stimolerà anche la conoscenza dell’uso di queste apparecchiature, tramite corsi ad hoc, a partire dalle scuole dell’obbligo. Ciò non toglie che, secondo la legge salvavita, chiunque potrà comunque intervenire ed usare il defibrillatore, anche senza preparazione specifica: la tempestività e la velocità dell’intervento è ovviamente determinante per i casi di arresto cardiaco.
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