Bonus 80 euro e flat tax 2020: quanto valgono e che fine faranno per Lega

Con la riforma fiscale in arrivo e l’introduzione della flat tax 2020, che fine farà il bonus 80 euro? Le risposte della Lega per voce di Garavaglia.

Bonus 80 euro e flat tax 2020: quanto valgono e che fine faranno per Lega

La riforma fiscale sarà parte centrale della Manovra 2020 e in questa non troverà spazio il bonus 80 euro. O meglio, un piccolo spazio ci sarà anche per questo beneficio, ma sarà completamente ritrasformato. Le intenzioni sono state dichiarate ufficialmente dal sottosegretario all’Economia Massimo Garavaglia ospite alla trasmissione In Onda, su La7. Ecco cos’ha detto sul bonus Renzi, flat tax 2020 e riforma fiscale attualmente in progettazione.

Quale destino per il bonus 80 euro con la riforma fiscale?

Da qui in avanti (e fino a fine anno) si sentirà molto parlare di riforma fiscale. Quest’ultima comprenderà certamente la flat tax 2020, con aliquota agevolata per famiglie con reddito fino a una certa soglia. Ma anche la detassazione del lavoro e la riforma dell’Irpef. In tutto questo mare magnum di misure, che fine farà il bonus 80 euro in busta paga? Se lo chiedono in molti e dal governo cominciano ad arrivare le prime risposte.

Bonus 80 euro 2020: parla Garavaglia

A parlarne è stato il sottosegretario all’Economia Massimo Garavaglia, economista in quota Lega, che ospite a In Onda su La7 ha affermato che il bonus 80 euro formulato da Renzi vale 10 miliardi e ha 2 difetti: “Sono spesa e non valgono ai fini pensionistici”. Come a dire, finora è stato piuttosto inutile, sia sul fronte del bilancio, sia su quello del futuro previdenziale dei lavoratori. Da qui la nuova proposta di convertire il bonus 80 euro in busta paga in una somma contributiva, con il fine di ridurre il cuneo fiscale.

Bonus Renzi trasformato in contribuzione?

“L’obiettivo di questa manovra è molto semplice: ogni spazio disponibile va alla riduzione delle imposte e del cuneo fiscale”. Prenderà poi quota un’idea, che Garavaglia auspica di trovare feedback positivi. “Fin dove posso ridurre la tassazione diventano meno tasse. Chi non paga le tasse non può avere una detrazione. Così l’idea è quella di trasformare in contribuzione, laddove non puoi ridurre le tasse perché non le paghi”. Ciò comporterebbe una minore spesa per lo Stato, e più contributi per il soggetto che riceve. Inoltre diminuisce il cuneo fiscale, si riduce il costo del lavoro per le imprese. “Già questi 10 miliardi spesi così sarebbe enormemente positivo”. Ma alla Manovra serviranno anche risorse aggiuntive: “Stiamo ragionando su diversi modelli”, ha rassicurato Garavaglia.

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