Sono passati più di venticinque anni da Tangentopoli eppure nonostante tutte le precauzioni prese (non ultimo il decreto spazzacorrotti), la corruzione in Italia è ancora un tema attuale. Lo dicono i dati e lo dicono anche le inchieste che vedono coinvolti politici, imprenditori, funzionari pubblici. E lo confermano anche i sondaggi.
Secondo una rilevazione Demos per Il Gazzettino, l’80% dei nordestini si dice moltissimo o molto d’accordo con l’idea che “in Italia c’è troppa corruzione, la magistratura dovrebbe intervenire come all’epoca di Tangentopoli”. Una percezione che non è cambiata negli ultimi 12 anni.
Sondaggi politici Demos: la corruzione in Italia, i dati
Secondo uno studio di Unimpresa dell’autunno 2018, in Italia il fenomeno della corruzione fa diminuire gli investimenti esteri del 16% e fa aumentare del 20% il costo complessivo degli appalti. Non solo. La corruzione ha “mangiato”, nel nostro Paese, 10 miliardi di euro l’anno di prodotto interno lordo per complessivi 100 miliardi in un decennio. Un’enormità.
Sondaggi politici Demos: ecco chi chiede un intervento della magistratura
Ma chi tra la popolazione chiede un intervento diretto della magistratura contro la corruzione? In sostanza la maggioranza di tutte le categorie socio professionali, con al primo posto disoccupati (89%) e gli operai (85%) e a seguire i pensionati e le casalinghe (entrambi 83%), oltre ai tecnici, gli impiegati, i funzionari (77%), gli studenti (76%) e i liberi professionisti (69%). La percentuale più bassa la registrano gli imprenditori (67%), categoria spesso implicata in casi di corruzione.
Sondaggi politici Demos: lotta alla corruzione, gli elettori di FI i più “freddi”
Segmentando il campione intervistato per appartenenza politica, si scopre che sono soprattutto gli elettori del M5S a richiedere un intervento della magistratura per contrastare la corruzione (94%), seguiti a ruota da Più Europa (85%), Lega (80%) e Pd (78%). Più freddi gli elettori di Fratelli d’ITalia (66%) e Forza Italia (52%).
Sondaggi politici Demos: nota metodologica
L’Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 29 aprile e il 2 maggio 2019 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1028 persone (rifiuti/sostituzioni: 6579), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d’età (margine massimo di errore 3.05% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l’analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
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