Pensioni ultima ora: Quota 100 costa 27 miliardi. L’analisi di Brambilla
Pensioni ultima ora: Quota 100 costa 27 miliardi. Il quadro pluriennale, le stime delle risorse stanziate e i dettagli spiegati dall’economista Brambilla.
Pensioni ultima ora: su Quota 100 ed in generale sulla proiezione del sistema previdenziale italiano si registra un nuovo intervento dell’economista Alberto Brambilla, Presidente Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali.
Pensioni ultima ora, su Quota 100 e altre forma di pensione anticipata
L’esperto, sul Corriere, propone un’analisi numerica di ciò che sinora hanno prodotto le misure previste dal decreto n. 4/2019. Non solo Quota 100 ma anche la proroga di misure già attive come Opzione Donna. Come primo elemento si evidenzia che le domande di Quota 100 (stando ai dati forniti dall’Inps erano 162.603 al 22 luglio 2019) sono passate da una media di 3 mila al giorno registrata nel primo periodo alle circa 500 domande al giorno dell’ultimo periodo..
A completare il quadro delle domande di pensione anticipata ci sono le istanze per prestazioni anticipate (circa 100 mila), 18 mila di Opzione Donna e circa 12 mila domande per i cosiddetti precoci (41 anni di servizio) e 10 per APE social. Il numero di istanze è indicativo, rispetto alla spesa previdenziale, perché una parte delle istanze viene respinta per mancanza dei requisiti minimi da parte dei richiedenti.
Pensioni ultima ora, distribuzione geografica
Un altro elemento su cui Brambilla si sofferma è quello relativo alla provenienza geografica di chi avanza richiesta per Quota 100. Prendendo in esame le domande accolte, il 90% proviene dal nord, l’85% dal centro ed il 70% dal sud. In pratica il fenomeno inverso rispetto a quanto si sta verificando col reddito di cittadinanza che vede una predominanza di domande dalle regioni del sud.
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I costi
Pensioni ultima ora – Infine c’è il tema relativo ai costi. Secondo le stime di Alberto Brambilla l’insieme delle norme previdenziali (Opzione Donna, Ape sociale dura 1 anno; pensioni anticipate e sterilizzazione degli adeguamenti per la speranza di vita) avranno negli anni (periodo 2019-2027) un costo totale di 27 miliardi. Per gli stessi anni gli stanziamenti toccano la cifra di di 46,65 miliardi. In pratica è possibile che la cifra stanziata superi di circa 20 miliardi l’insieme delle risorse che saranno effettivamente necessarie. In tal senso si ipotizza già per il 2020 un risparmio di quasi 3 miliardi e di altri 3 nel 2021.
Dal punto di vista dei consumi Brambilla spiega che l’effetto positivo si avrebbe solo in caso di un turnover del 100%. Ovvero solo nel caso in cui ad ogni lavoratore che ha avuto accesso alla pensione anticipata corrisponda un nuovo lavoratore assunto. Invece le stime citate sono ben più basse con un turnover del 20%. Ogni 5 pensionati entra – secondo le stime a cui fa riferimento l’economista – nel mondo del lavoro un solo giovane lavoratore.
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