Pensioni ultime notizie: Quota 100 va abolita subito, attacco di Calenda

Sul fronte pensioni ultime notizie riportano un attacco di Calenda a Quota 100 e la volontà di riconfigurare Quota 100. Ecco il motivo.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 va abolita subito
Pensioni ultime notizie: Quota 100 va abolita subito, attacco di Calenda

Sul tema pensioni ultime notizie riportano le dichiarazioni su Carlo Calenda affidate a un post su Facebook relative a Quota 100 e Reddito di Cittadinanza, le due principali misure varate quest’anno dal governo Conte sostenuto da Lega-M5S. Certamente Quota 100 – molto più del reddito di cittadinanza – è spesso sotto gli attacchi dell’opposizione e non solo. Pesa la sua temporaneità, che di fatto cancella il tentativo di smantellamento della Legge Fornero, ma anche il suo impianto e il fatto che le risorse investite per la nuova forma di pensionamento anticipato avrebbero potuto essere utilizzate in altro modo.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 e RdC, cos’ha detto Calenda

Riportando lo screenshot di un articolo apparso sull’inserto Affari& Finanza di Repubblica, Calenda ha quindi attaccato duramente Quota 100. Il titolo dell’articolo era incentrato sulle università pubbliche, e in particolare sul fatto che l’Italia non investe, andando a occupare le ultime posizioni in Europa. Di seguito la proposta rilanciata da Calenda sulla propria pagina Facebook: “La differenza di investimento su scuola, università e formazione con la media Eurozona è di 0,7% (in rapporto al PIL). La nostra proposta nell’odg è recuperarla subito”. Come fare? E quante risorse andrebbero indirizzate all’istruzione. Calenda scrive chiaramente le cifre: “12 miliardi di euro per ridisegnare la scuola”. Ma come trovare le coperture? “Cancellando Quota 100 e riconfigurando il Reddito di Cittadinanza”.

Pensioni ultime notizie: gli investimenti sulle università pubbliche, i numeri

Questa la proposta che Partito Democratico – Siamo Europei formalizzerà nei prossimi giorni in occasione di una riforma che segua quella delle pensioni eseguita dall’esecutivo giallo-verde. Il problema, come segnalato nell’articolo, riguarda proprio le Università Pubbliche. “L’Italia spende per l’università pubblica lo 0,3%, meno della metà della media europea che è dello 0.7%”, si legge nell’articolo. Questa è una diretta conseguenza dei “tagli indiscriminati”, anche “peggiori di quella della scuola”: “Per il totale dell’istruzione spendiamo circa 66 miliardi l’anno (meno di quanto costino gli interessi sul debito pubblico) di fronte ai 135 della Germania o ai 124 della Francia”. Questi i dati diffusi da un report dell’Osservatorio sui Conti Pubblici di Carlo Cottarelli e riportati su A& F.

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