Pignoramento illegittimo per multe in prescrizione: come agire per tutelarsi
Il pignoramento può risultare illegittimo per le multe cadute in prescrizione: ma come agire per difendersi? Ecco cosa fare e come farlo.
Il pignoramento può risultare non solo illegittimo, ma può anche rovinare la carriera di una persona che lavora. È quanto accaduto a un imprenditore napoletano che si è visto pignorare il conto corrente a causa del mancato pagamento di alcune multe, che però erano già cadute in prescrizione. A raccontare l’accaduto ci ha pensato l’avvocato che ha preso le sue difese, Angelo Pisani, al Mattino. “Un imprenditore napoletano è stato estromesso dal circuito finanziario a causa di un pignoramento illegittimo sul suo conto corrente seguito per recuperare 680 euro di multe prescritte”.
Pignoramento per multe prescritte: quando è illegittimo e come tutelarsi
In seguito ricorderemo come funziona e quali sono i termini di prescrizione delle multe. L’Avvocato Pisani se l’è presa con Equitalia, “con le sue ipoteche e fermi illegittimi”, ma ce anche un altro agente della riscossione, Geset Italia Spa, contro cui punta il dito, soprattutto perché “in alcuni comuni della Campania ha sostituito Equitalia” e che all’imprenditore napoletano di cui sopra ha “telematicamente e senza alcun preavviso fatto recapitare al malcapitato contribuente, per un presunto ma inesistente credito per multe prescritte pari complessivamente a 684,73 euro”. A seguito di ciò ha quindi “eseguito un pignoramento presso terzi sul suo conto corrente bancario, bloccandoglielo ed escludendolo di fatto dal circuito finanziario legale”. L’avvocato Pisani parla così di una “violenza e temerarietà nell’utilizzo di procedure esecutive che distrugge ogni diritto e futuro della vittima di turno, condannata senza appello per i sistemi disumani e infernali della riscossione”, invitando il governo a “tutelare anche i diritti dei contribuenti e soprattutto garantire una giusta difesa dalle aggressioni dei poteri forti”.
Pignoramento C/C e prescrizione multe: i termini, cosa dice la legge
I termini di prescrizione delle multe sono regolamentati dall’articolo 28 della Legge n. 689/1981. Qui troviamo scritto quanto segue. “Il diritto a riscuotere le somme dovute per le violazioni indicate dalla presente legge si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata commessa la violazione. L’interruzione della prescrizione è regolata dalle norme del Codice Civile”. I termini della prescrizione partono dal momento in cui la violazione è stata commessa. La prescrizione viene interrotta dalle comunicazioni dalle cartelle esattoriali inviate a chi ha commesso l’infrazione e ricominciando dunque da capo. Se invece nell’arco di 5 anni non si riceve alcuna comunicazione, allora la multa sarà caduta in prescrizione e qualora dopo questo lasso di tempo dovesse arrivare un avviso o un’intimazione di pagamento, non si sarà più tenuti a pagarla.
Si potrà quindi contestare la multa presentando un ricorso presso il Prefetto o il Giudice di Pace. Per il ricorso in Prefetto, sarà possibile inviare una PEC al servizio online apposito messo a disposizione dal Ministero dell’Interno. Il ricorso dovrà essere presentato entro e non oltre 60 giorni dalla notifica della multa.
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