Sondaggi elettorali Swg, il Movimento 5 Stelle perde l’1,2% in una settimana
Sondaggi elettorali Swg, il Movimento 5 Stelle cala dell’1,2% in soli sette giorni, mentre la Lega raggiunge il livello record del 38%
Che la responsabilità sia dell’invenzione da parte di Di Maio del mandato zero, che ha scatenato l’ironia da più parti, o più probabilmente della capitolazione sul versante TAV, fatto sta che il Movimento 5 Stelle nei sondaggi elettorali Swg di questa settimana segna un pesante arretramento, soprattutto perché avviene solo in sette giorni.
Gran parte della perdita è dovuta probabilmente alla maggiore astensione, che infatti cresce di ben tre punti, ma forse non è una coincidenza che gli alleati della Lega riagguantano un massimo toccato prima solo presso pochissimi altri istituti.
Anche il PD è in aumento, ma pur sempre al di sotto del livello raggiunto alle europee. Il recupero dei voti pentastellati per Zingaretti appare un obiettivo ancora lontano da raggiungere.
Mentre Fratelli d’Italia supera Forza Italia.
Ma vediamo i numeri di questi sondaggi elettorali, raccolti come sempre da parte di Swg per il Tg di La7 intervistando 1500 persone con metodo CATI-CAWI-CAMI
Sondaggi elettorali Swg, maggioranza in calo dell’1%
Complessivamente la maggioranza appare in calo di un punto. Il +0,2% che porta la Lega al 38% non basta minimamente a compensare il crollo dell’1,2% che riporta il Movimento 5 Stelle al 17,3%, vicino al record negativo toccato il 26 maggio.
Grazie alla Lega e alla sua avanzata però la coalizione di governo è comunque più popolare che alle europee.
Il PD approfitta un po’ della diminuzione del M5S, ma forse soprattutto dell’aumento dell’astensione e si porta al 22% guadagnando mezzo punto. È comunque di otto decimi al di sotto del risultato del 26 maggio.
Nel centrodestra Fratelli d’Italia crescendo del 0,3% supera Forza Italia, 6,6% a 6,5%, anche a causa della perdita di un decimo da parte del partito di Berlusconi.
Un decimo perde anche +Europa, che va al 2,7%, mentre due ne lasciano sul terreno i Verdi, ora al 2,3%.
La Sinistra è al 2,1%, grazie a un progresso del 0,1%, mentre i partiti minori, quelli sotto l’1%, avanzano di mezzo punto andando al 2,5%.
Importante, come già detto, la crescita dell’astensione, di ben tre punti, al 39%
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