Carabiniere ucciso a Roma: ecco il coltello lungo 18 cm portato dagli Usa

Pubblicato il 30 Luglio 2019 alle 16:16 Autore: Daniele Sforza

Ultimi aggiornamenti sul carabiniere ucciso a Roma: spunta l’arma del delitto, una lama lunga 18 centimetri portata dagli Usa. Le ultime notizie.

Carabiniere ucciso a Roma: ecco il coltello lungo 18 cm portato dagli Usa

Dopo la foto del killer del vicebrigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega che ha fatto tanto discutere, ecco quella dell’arma del delitto, un coltello con una lama lunga 18 centimetri. La domanda che in molti si sono posti è la seguente: come ha fatto a imbarcare una lama del genere? Infatti, quando prendiamo l’aereo, nessun oggetto tagliente (e non solo questo, la lista è un po’ più lunga) può essere portato con sé in aereo. Tuttavia il coltello con cui Finnegan Elder Lee ha pugnalato 11 volte il vicebrigadiere è stato portato nel bagaglio in stiva, e questo negli Stati Uniti è possibile. Addirittura è possibile imbarcare anche un’arma da fuoco, ma per questo, ovviamente, c’è bisogno di una specifica autorizzazione.

Carabiniere ucciso a Roma: ecco l’arma del delitto

Il coltello incriminato che potete vedere nella foto sottostante è caratterizzato da una lama lunga 18 centimetri ed è una tipica arma da taglio in dotazione ai Marine. Il nome specifico della lama è Trench Knife Ka-Bar Camillus: la lama è scura e l’impugnatura è formata da anelli di cuoio ingrassato, mentre il pomolo è in metallo anch’esso scuro, come descritto nell’ordinanza del Gip. Questo coltello risponde a caratteristiche di maneggevolezza, ma anche di soluzioni multiuso ed è per questi motivi che la Difesa americana lo preferisce ad altri modelli di lame. Il Ka-Bar è infatti entrato in uso tra i Marines a partire dal 1942, sostituendo la vecchia lama tipicamente utilizzata nella Prima Guerra Mondiale.

Carabiniere ucciso a Roma ecco il coltello
Fonte: TgCom24

Solo uno dei tanti, un articolo di Nicolò Zuliani

Dove è stato ritrovato il coltello

Il coltello è stato ritrovato nel controsoffitto della camera 109 dell’hotel romano Le Meridien Visconti, sito nel quartiere Prati, dove alloggiavano Finnegan Elder Lee e Christian Gabriel Natale Hjorth. La lama era ancora sporca del sangue del povero carabiniere.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

Per commentare su questo argomento clicca qui!

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
Tutti gli articoli di Daniele Sforza →