Reddito di cittadinanza: controlli INL al via, cos’è e come funzionano

Pubblicato il 31 Luglio 2019 alle 18:05 Autore: Giuseppe Spadaro

Reddito di cittadinanza, come funzionano i controlli dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e in cosa trova concretezza la collaborazione con l’Inps.

Reddito di cittadinanza: controlli INL al via, cos’è e come funzionano

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro attivamente coinvolto nei controlli relativi al Reddito di Cittadinanza. La circolare n. 8 del 25 luglio 2019 avente ad oggetto «D.L. n. 4/2019 (conv. da L. n. 26/2019) recante “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni” – indicazioni per il personale ispettivo» chiarisce alcuni aspetti legati ai controlli e ai rischi per chi non dovesse rispettare le regole tra coloro che hanno avuto accesso alla misura.

Reddito di cittadinanza, controlli su lavoro “in nero”

La nota ricorda che l’Ispettorato nazionale del lavoro è impegnato nelle attività di controllo successive alla concessione del Reddito di Cittadinanza, con particolare riferimento all’accertamento dello svolgimento di prestazioni di lavoro “in nero” da parte dei soggetti appartenenti ad un nucleo familiare beneficiario del Rdc.

Per evitare di incorrere in sanzioni si ricorda quali sono le condotte da rispettare. E a cosa si va incontro. È punibile con la reclusione da due a sei anni, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, la condotta di “chiunque, al fine di ottenere indebitamente il beneficio di cui all’articolo 3, rende o utilizza dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omette informazioni dovute (…)”. Si tratta, pertanto, di una condotta rilevante in fase di presentazione della domanda di fruizione del Rdc.

O ancora la stessa nota ricorda che è punibile con la reclusione da uno a tre anni “l’omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio, anche se provenienti da attività irregolari, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio entro i termini di cui all’articolo 3, commi 8, ultimo periodo, 9 e 11 (…)”.

Nell’ambito delle verifiche di competenza dell’INL, il personale ispettivo potrà pertanto rilevare la commissione del reato con riguardo alla sola ipotesi dell’omessa comunicazione delle “variazioni del reddito (…)”. Variazioni che vanno sempre comunicate, visto che al variare delle condizioni anche di chi fa parte del nucleo familiare può venire meno il diritto del percettore del RdC.

Banca dati Inps a disposizione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro

Controlli Reddito di Cittadinanza – Nello stesso documento dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro ad una piattaforma con la condivisione dei dati tra Inps i INL. Testualmente si legge “al fine di agevolare lo svolgimento dell’attività di vigilanza sulla sussistenza delle circostanze che comportino la decadenza dal beneficio il Legislatore ha previsto, al comma 15 ter dell’art. 7, l’accesso dell’INL alle banche dati gestite dall’INPS”. Ciò consente una consultazione rapida dei dati ed una conseguente maggiore accessibilità ai fini dei controlli.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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