Nadia Toffa: come sta e condizioni di salute, le ultime notizie

Nadia Toffa: è ormai passato un mese dall’ultimo post su Instagram i suoi numerosissimi fan hanno cominciato a preoccuparsi

Nadia Toffa: come sta e condizioni di salute, le ultime notizie
Nadia Toffa: come sta e condizioni di salute, le ultime notizie

Nadia Toffa ha sempre vissuto l’esperienza della malattia in modo particolarmente “social”; quando è ormai passato un mese dall’ultimo post su Instagram i suoi numerosi fan hanno cominciato a preoccuparsi.

Nadia Toffa: l’ultimo post

Risale a un mese fa l’ultimo post su Instagram di Nadia Toffa: “Io e Totò (la sua cagnolina, ndR) unite contro l’afa! E dalle vostre parti come va? Vi bacio tutti tutti tutti” scriveva la conduttrice delle Iene. Da lì in poi è cominciato un lungo silenzio che data la grave malattia della Toffa ha fatto preoccupare i suoi fan. D’altra parte, su Facebook già da giugno, dal suo quarantesimo compleanno, appariva meno attiva del solito.

Un nuovo ciclo di chemio

Era il 2017 quando Nadia Toffa, in seguito a un grave malore, scoprì di soffrire di un tumore al cervello: quindi iniziò subito le cure, sembrava guarita, ma dopo una breve tregua il male è tornato. In tutto questo tempo, però, la Toffa – tra operazioni, cicli di radio e chemio, etc… – non ha mai fatto mancare notizie ai suoi fan; tra l’altro, nell’ultimo periodo le sue condizioni apparivano in netto miglioramento: era anche tornata in tv. Tuttavia, è stata proprio la produzione del programma Le Iene a comunicare che per un po’ non avrebbe condotto il programma per sottoporsi a un nuovo ciclo di chemioterapia.

L’ipotesi più probabile

Il tipo di chemioterapia a cui si sta sottoponendo Nadia Toffa per quello che è dato sapere è più pesante rispetto ai precedenti. Ora, la conduttrice si è sempre premurata di mostrarsi ai propri follower nella migliore forma possibile; dunque, è chiaro che in questo momento potrebbe sentirsi troppo stanca per pensare, per così dire, agli “altri”, nonostante il grande affetto che tantissime persone gli hanno dimostrato e continuano a dimostrarle. A volte, data la natura fortemente debilitante di alcuni protocolli di chemio, sono gli stessi medici a imporre un riposo totale.

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