Nonostante ci si approssimi alla chiusura delle attività parlamentari (ultime sessioni previste il 6 e il 7 agosto a palazzo Madama), continuano incessanti le discussioni su una possibile crisi di governo. In uno degli ultimi sondaggi elettorali e politici di IPSOS, si rileva l’opinione degli italiani su questo tema. Il governo gialloverde deve andare avanti oppure no?
Sondaggi elettorali: evitare la crisi. Leghisti più insofferenti dei pentastellati
Secondo le rilevazioni effettuate dall’istituto di Nando Pagnoncelli, la maggioranza degli intervistati (il 43% contro il 34%) vedrebbe di buon occhio un prosieguo dell’esperienza governativa gialloverde, nonostante le tensioni interne. Spicca, però, una divergenza rilevante tra gli elettori delle due forze di governo. I votanti pentastellati formano un blocco compatto, con 9 elettori su 10 del M5S che opterebbero per la linea continuista. Risultato ben differente rispetto a quello del segmento leghista. Tra le file del Carroccio, solo poco più della metà (55%) approva la continuazione dell’esperienza di governo. Ciò è indipendente dal gradimento verso l’esecutivo. Probabilmente, una buona parte dell’elettorato leghista vorrebbe capitalizzare il tesoretto elettorale accumulato dopo le elezioni generali del 4 marzo 2018 e dopo l’affermazione perentoria alle ultime europee.
In caso di crisi, ok a Conte-bis
Qualora si aprisse ufficialmente una crisi di governo, gli elettori pentastellati (66%) e leghisti (53%) sarebbero comunque favorevoli a bissare l’esperienza attraverso un rimpasto di governo e una riformulazione degli accordi programmatici, lasciando il primo ministro Giuseppe Conte (il leader più apprezzato della squadra di governo) alla testa dell’esecutivo. Circa 1/3 degli intervistati totali la considera la miglior soluzione per far fronte alla crisi.
Segue a leggera distanza l’opzione di un governo di breve durata, transitorio, che abbia come unica finalità l’approvazione della prossima legge di bilancio e tornare in tempi rapidi alle urne. È questa l’opzione preferita sia dall’elettorato di centrosinistra (46%) che di centrodestra (49%). L’opzione meno gettonata (scelta dal 15% degli intervistati) è quella che vorrebbe una nuova coalizione di governo sostenuta da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Evidentemente, le forti accuse reciproche (tra le ultime, ricordiamo il durissimo attacco di Luigi Di Maio che parlava del “partito di Bibbiano“) allontanano sempre più i loro elettori e con essi, le possibilità di formare una maggioranza alternativa.
Nota metodologica
In attesa di diffusione. Sondaggio realizzato da IPSOS tra il 30 e il 31 luglio 2019.
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