Tra poco più di un mese – precisamente il 12 settembre – si voterà sulla mozione di sfiducia avanzata dal PD nei confronti di Matteo Salvini. Il leader del carroccio è accusato dai democratici di aver mentito deliberatamente su fatti di gran rilevanza politica. Si parla, ovviamente, del Russiagate.
In occasione del question time riguardante il presunto finanziamento illecito della Lega, dagli scranni il PD presentò la mozione di sfiducia nei confronti del vicepremier (quel giorno assente). Ecco cosa dice il testo integrale della mozione di sfiducia per Salvini che si voterà poco dopo il ritorno dalle lunghe ferie del Parlamento.
Ecco la mozione di sfiducia presentata nei confronti di Salvini
il Presidente del Consiglio dei ministri, Conte, dichiarando nell’Aula del Senato il 24 luglio 2019, che: ‘la visita a Mosca del 17 e 18 ottobre 2018 del Ministro dell’interno, vice presidente Salvini, è stata organizzata direttamente dal Ministero dell’Interno ed è consistita nella sua partecipazione all’Assemblea generale del 2018 di Confindustria Russia, cui risulta abbia partecipato anche il signor Savoini’, ha non solo contraddetto platealmente le precedenti dichiarazioni del ministro in merito al fatto di non sapere della presenza di Savoini a Mosca nell’ottobre 2018, ma di fatto ha sancito che il ministro dell’Interno ha pubblicamente, e in almeno due circostanze, mentito su fatti delicatissimi di cui era a conoscenza.
Pertanto,
“visto l’articolo 94 della Costituzione e visto l’articolo 161 del Regolamento della Senato della Repubblica, esprima la propria sfiducia al Ministro dell’interno, Matteo Salvini”
Il PD cerca di fomentare la crisi di governo?
Il Partito Democratico potrebbe star cercando di incrementare la tensione, ponendo in discussione il leader più influente della coalizione gialloverde. Molto difficilmente passerà la mozione di sfiducia: Luigi Di Maio ha assicurato che il governo andrà avanti almeno fino alla votazione sul taglio dei parlamentari. Parole che, in effetti, risuonano come una sorta di “data di scadenza” dell’esecutivo in carica. Una scadenza che, però, sarebbe posteriore al voto in aula sulla mozione di sfiducia per Salvini. È possibile che, in termini elettoralistici, la mozione sia una manovra di avvicinamento forzato del M5S verso la Lega: una maniera di far perdere ulteriore terreno al Movimento nel segmento elettorale di riferimento del Partito Democratico.
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