In un periodo in cui il matrimonio è, in base ai dati statistici in Italia, un istituto entrato in crisi, vediamo come funziona la procedura di l’annullamento presso la Sacra Rota. Molti ne avranno sentito parlare, però forse non a tutti sono chiari costo, effetti e motivi ammessi. Vediamoli.
Annullamento Sacra Rota ed effetti: non è divorzio
Anzitutto, occorre chiarire che il matrimonio annullato non è sinonimo di divorzio. L’annullamento del matrimonio comporta che le nozze stesse siano di fatto cancellate, come di fatto mai avvenute nella realtà. Giuridicamente, gli interessati ritornano quindi allo status di celibe e nubile. Invece, con il divorzio, non sono le nozze ad essere cancellate, bensì i meri effetti del matrimonio. In quest’ultimo caso gli interessati non tornano allo status precedente, bensì diventano, giuridicamente, “divorziati”.
La conclusione di un matrimonio, oltre che dalla separazione o dal divorzio, secondo le ordinarie procedure del Tribunale civile, può infatti essere decisa anche dalla Chiesa. Ciò attraverso il Tribunale ecclesiastico ordinario della Santa Sede, la cosiddetta Sacra Rota, la quale ha il potere di decidere riguardo all’annullamento di un matrimonio religioso. La decisione di questo giudice ha la caratteristica di rendere il matrimonio come “mai esistito”: la Chiesa infatti considera il matrimonio come uno e non avente fine, è possibile soltanto renderlo come “mai celebrato”. Debbono però ricorrere specifiche cause o motivi, che siano fonte di annullamento della celebrazione.
La recente riforma della Sacra Rota da parte di Papa Francesco e il nuovo iter
Negli ultimi tempi, Papa Francesco ha riformato la Sacra Rota e velocizzato il processo per annullare i matrimoni cattolici o religiosi. Ciò anche per poter corrispondere finalmente alle esigenze palesate dalla realtà moderna e per meglio adeguarsi al mutato assetto dei rapporti delle coppie. Sciogliere, attraverso l’annullamento Sacra Rota, il vincolo di matrimonio è ora un iter anche gratuito e più agevole e veloce. Ciò in particolare nei casi in cui la nullità è “evidente”. D’altra parte, secondo quanto previsto nella riforma, occorreranno specifiche prove di questa evidenza, come quelle attinenti alla mancanza di fede, la brevità della convivenza, l’aver nascosto la propria sterilità o di una grave malattia, o ancora l’aver celato di aver avuto figli nati da una precedente relazione. Altri motivi che portano all’annullamento Sacra Rota sono la carcerazione o il matrimonio per una gravidanza imprevista. Com’è evidente sono diversissime e numerose le cause che possono condurre all’annullamento Sacra Rota, oggi diventato molto più comune rispetto al passato.
In effetti, ora l’annullamento Sacra Rota, costa meno che in passato e, in ogni caso, comporta spese assolutamente non paragonabili a quelle dell’iter di separazione e divorzio (queste ultime molto più alte). Con la riforma di Papa Francesco è finita l’epoca dell’annullamento riservato ai soli Vip o personaggi facoltosi, e potenzialmente oggi tutti i coniugi possono ottenerlo. Anche e soprattutto in considerazione dell’introduzione del patrocinio gratuito e di un avvocato di ufficio. Circa i costi, inoltre, questi ammontano a 525 euro per la tassa da pagare alla Sacra Rota, a cui va aggiunto l’onorario dell’avvocato rotale (che va da un minimo di 1.575 euro ad un massimo di 2.995 euro), l’IVA e la Cassa di Previdenza Forense. Ciò, come accennato poco sopra, a meno che gli interessati non provino di non poter versare la cifra (in quel caso l’iter sarà gratuito).
In conclusione, c’è un dato ulteriore che merita di essere considerato. Pare che sempre più coppie in crisi coniugale, intraprendano la via dell’annullamento Sacra Rota, al posto della separazione civile, per motivi essenzialmente, se non esclusivamente, economici. Oltre ai costi ridotti rispetto a separazione e divorzio, l’annullamento in oggetto produce infatti la cessazione di qualsiasi onere economico nei confronti dell’ex coniuge, tra cui l’assegno di mantenimento.
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