Visita fiscale Inps – Secondo diverse sentenze della Corte di Cassazione, un lavoratore che soffre di ansia o depressione può essere esonerato dall’obbligo di reperibilità per la visita fiscale.
Visita fiscale Inps: in quali casi scatta l’esonero
Quando scatta l’esonero dall’obbligo di reperibilità per la visita fiscale se un lavoratore soffre di ansia o depressione? Per rispondere alla domanda basta ricordare i termini di legge per cui, i lavoratori privati sono esonerati se devono sottoporsi a terapie salvavita o se soffrono di patologie riconosciute come invalidanti almeno nella misura del 67%. Invece, i lavoratori pubblici sono esonerati dall’obbligo di reperibilità nei suddetti due casi ma anche se rientrano nelle prime tre categorie della Tabella A (causa di servizio) o se soffrono delle patologie elencate nella tabella E allegate al decreto del Presidente della Repubblica del 30 dicembre 1981 n.834.
Ansia e depressione: esonero solo in alcuni casi specifici
Detto ciò, è possibile dire che non è previsto l’esonero dall’obbligo di reperibilità per la visita fiscale per chi soffre di ansia e depressione a meno che tali patologie non causino o non siano causate da uno stato di invalidità pari o superiore al 67%. Si deve sottolineare a questo punto come le decisioni della Cassazione che hanno sconfessato tale direttiva si sono sempre riferite a dei casi molto specifici.
Per esempio, una sentenza ha preso in esame il caso di un lavoratore a cui il medico aveva prescritto di uscire di casa come condizione necessaria per guarire. In generale, però, bisogna seguire le linee guida dell’Inps: non è detto che in futuro l’ente non le adegui ai pronunciamenti dei giudici ma fino a quel giorno dovranno basarsi sulle leggi.
Quando è giustificata l’assenza?
A parte l’esonero, un lavoratore può allontanarsi giustificatamente dal domicilio durante le fasce di reperibilità per la visita fiscale se intervengono delle cause di forza maggiore come la necessità di sottoporsi a visite, prestazioni sanitarie o accertamenti specialistici che non si potevano svolgere in altro momento. È possibile allontanarsi durante le fasce di reperibilità per un serio e fondato motivo come stabilito dalla sentenza n.10661/2016 della Cassazione, tuttavia, in tal evenienza si potrebbe entrare nel campo delle interpretazioni, quindi, è sempre meglio stare molto attenti.
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