Elezioni anticipate: Salvini “Voto anticipato, vedremo prima di settembre”
Elezioni anticipate: Salvini “Voto anticipato, vedremo prima di settembre.” Così parla il ministro del carroccio dopo aver incontrato le parti sociali.
Stamattina si votano le mozioni sulla tav: ultimo ostacolo per la tenuta del governo prima della chiusura delle attività parlamentari. Ci potrebbe essere qualche sorpresa dell’ultima ora, con Calenda che ha proposto di far cadere l’esecutivo giallo-verde facendo passare la mozione (non vincolante) di LeU e Movimento 5 Stelle. Salvini minaccia un giorno sì, e l’altro pure, di tornare a elezioni. Le parole più ricorrenti sono “la pazienza sta finendo, non si può andare avanti così, è difficile lavorare con chi ti critica ogni giorno” e relative variazioni sul tema. In occasione della conferenza stampa tenuta dopo l’incontro con le parti sociali (con Maurizio Landini assente di lusso), Salvini ha voluto rievocare lo scenario delle elezioni anticipate, che si fa ogni giorno che passa sempre più vivido e consistente.
Salvini agita lo spettro di elezioni anticipate
Da qualche mese ci sono polemiche e litigi ogni giorno. Oggi il ministro Costa ha detto che se bruciano rifiuti in Campania è colpa mia, mi sembra surreale. Così come le critiche dei ministri Toninelli e Bonafede degli ultimi giorni. Vediamo se sono più i motivi per cui stare insieme o meno. Non è una critica personale comunque, io le ritengo tutte brave persone. Ma qui al tavolo mi hanno chiesto di fare bene e presto, ma se bisogna rincorrerci e inseguirci su tutto, diventa difficile. Dobbiamo incidere anche su economia, sviluppo, fisco e lavoro, che non dipendono direttamente da noi. Questo lo Vediamo di qui a breve” Alla domanda di un giornalista sulle possibili elezioni anticipate e sulla durata del governo: “fino a settembre?” Salvini risponde, secco: “anche prima.“
Crisi di governo prima di settembre?
Se si parla di crisi di governo sui media da ormai svariati mesi, è ormai visibile a tutti che sia Salvini che Di Maio attendono il momento giusto per mettere il punto all’esperienza di governo giallo-verde. Settembre sembra essere il mese decisivo: Di Maio ha assicurato che prima della votazione sul taglio dei parlamentari – calendarizzata per il 9 settembre, al ritorno dalle ferie agostane – il governo non cade. Ma il 12 settembre c’è la mozione di sfiducia su Salvini presentata dal PD per il caso Russiagate. Saranno giorni di fuoco e nel giro di poco più di un mese si potrebbe giocare la partita decisiva per l’esecutivo.
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