Sin dalla fase di discussione che ha preceduto l’ok al Reddito di Cittadinanza si è molto parlato della necessità di contrastare i furbetti. Ovvero di coloro che pur accedendo alla misura di contrasto alla povertà avrebbero magari continuato a lavorare.
Reddito di cittadinanza, i furbetti e le notizie di cronaca
La cronaca ci conferma la presenza di furbetti che tentando di aggirare le regole provano ad intascare indebitamente il Reddito di Cittadinanza. A scovare tale comportamento è stata un’indagine dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro di Imperia. In totale sono state denunciate 8 persone, tra cui 4 lavoratori e 4 datori di lavoro. In tutti i casi i lavoratori avevano percepito diverse mensilità del RdC. In un caso sono stati intascati circa 800 euro sino al caso più grave dove la appropriazione indebita ha superato la somma di 3500 euro.
Ora tutti dovranno rispondere, a seconda delle contestazioni, della violazione della normativa sul reddito di cittadinanza, truffa o tentata truffa in concorso ai danni dello Stato.
I settori coinvolti
I controlli e gli episodi sono stati accertati in provincia di Imperia. In quali settori? Come racconta today.it dei 4 casi 3 sono stati riscontrati nel settore turistico mentre uno è stato accertato nel settore edilizio. Sono stati denunciati una donna di 60 anni che lavorava in nero nel settore turistico: aveva percepito 840 euro. Con lei è stata denunciato anche il suo datore di lavoro. Il secondo episodio riguarda un uomo di 45 anni che lavorava sempre nel campo ricettivo: negli ultimi due mesi aveva percepito 2.425 euro. E con lui il suo datore di lavoro. Il terzo episodio è relativo ad una donna di 27 anni il cui marito aveva già ricevuto 1.800 euro, più il suo datore di lavoro. Ed infine un uomo di 40 anni la cui moglie aveva già incassato 3.537 euro come reddito di cittadinanza.
Controlli
I controlli, come vi abbiamo annunciato, continueranno e saranno condotti con la collaborazione e la condivisione dei dati tra Inps e Ispettorato Nazionale del Lavoro. Recentemente abbiamo appunto scritto e raccontato della nota con cui l’INL ha illustrato alcuni dettagli circa le attività di controllo successive alla concessione del Reddito di Cittadinanza, con particolare riferimento all’accertamento dello svolgimento di prestazioni di lavoro “in nero” da parte dei soggetti appartenenti ad un nucleo familiare beneficiario del RdC.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it