Elezioni politiche anticipate 2019 e crisi di governo, ecco il possibile iter
Elezioni politiche anticipate già nel 2019: non si parla d’altro in queste ore concitate. Ecco il possibile iter dopo l’avvio della crisi di governo.
Elezioni politiche anticipate già in autunno 2019: Salvini le vuole (e vuole anche correre da solo) e ha già in mente una data, quella del 13 ottobre. Mentre la Lega presenta mozione di sfiducia al premier Conte e quest’ultimo invita lo stesso Salvini a presentarsi in Senato a spiegare le ragioni di questa crisi di governo, Di Maio accetta la possibilità delle elezioni anticipate, ma solo dopo la definizione del taglio dei parlamentari, con una riforma che dovrebbe essere già pronta per settembre. Dalle promesse del quinquennio a termine alla crisi di governo il passo è stato breve e lampante, infuocato dalle spiagge assolate dove il leader della Lega sta facendo un tour che sente già di campagna elettorale. Ma qualora lo scenario delle elezioni politiche anticipate dovesse avverarsi, quale dovrebbe essere l’iter?
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Elezioni politiche anticipate 2019: si vota a ottobre? La procedura
Il Parlamento riaprirà i primi di settembre, il 9 settembre sarà il turno di votare la riforma finalizzata al taglio di deputati e senatori, quella citata in queste ultime ore da Di Maio. Quindi, 3 giorni più tardi, una data importante: si deciderà sulla mozione di sfiducia presentata dal PD contro Salvini nell’ambito della questione dei finanziamenti russi alla Lega. Poi si parlerà anche del DEF: la bozza della nuova Manovra 2020 dovrà essere poggiata sui tavoli della Ue entro il prossimo 15 ottobre. Quindi, 2 giorni dopo l’eventuale voto anticipato che richiede Salvini. Data possibile? Numeri alla mano sì, ma solo se le Camere venissero sciolte prima del 15 agosto. Se invece ciò dovesse accadere dopo, le elezioni potrebbero slittare di una settimana, quindi al 20 ottobre. Infine, se lo scioglimento dovesse avvenire a settembre, la prima data utile per il voto sarebbe quella del 27 ottobre, altro giorno significativo per la nuova Finanziaria.
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Elezioni politiche anticipate: le reazioni degli altri partiti
“Il compito di decidere se e come far proseguire la legislatura spetta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel quale riponiamo assoluta fiducia”, le dichiarazioni di Silvio Berlusconi riportate da Affaritaliani. “Forza Italia ritiene che la soluzione migliore per il Paese siano nuove elezioni”, ha però aggiunto. Concordi anche M5S e Partito Democratico: su quest’ultimo fronte Zingaretti chiede alleanza a Renzi e ai renziani, che a loro volta mettono già una condizione: “Mai con i pentastellati”.
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