Ormai la politica si fa sui social, lo sappiamo molto bene. Le redazioni dei giornali usano i post o i tweet dei politici più importanti del pianeta più delle agenzie di stampa. Da Trump a Salvini l’utilizzo in particolare di twitter è costante ed è spesso con un tweet che si annunciano provvedimenti o prese di posizione importanti.
Ma chi in Italia usa di più e meglio Twitter? Lo studio professionale Utopia ha raccolto i dati e ha stilato dei ranking molto interessanti.
Al primo posto quanto a followers vi è ancora Matteo Renzi, che triplica Salvini, nonostante sia quest’ultimo oggi molto più popolare.
Renzi è seguito da 3.360.391 persone. È l’eredità del periodo in cui era premier e in cui i suoi tweet erano al centro dell’attenzione mediatica ogni giorno. Il famoso “stai sereno” a Letta nel 2014 del resto arrivò via Twitter.
Salvini è a quota 1.102.868. Seguito da Giorgia Meloni che con 786.686 supera Di Maio, 548.319, nonostante i molti voti in più rispetto Fratelli d’Italia, e nonostante l’attenzione al web da sempre molto spiccata nel Movimento 5 Stelle.
Zingaretti arriva dopo, davanti a Conte. Al settimo posto vi è Emma Bonino, mentre Berlusconi ha solo 59.847 followers. D’Altronde non ha mai fatto molta attenzione ai social, così come il suo elettorato medio.
Se però guardiamo al numero di tweet è Salvini che batte tutti i leader politici, e di gran lunga. Con 5.299 messaggi nel 2019, quasi quatto volte la seconda classificata, Meloni, con 1.407. Al terzo posto arriva Berlusconi con 1.134 tweet.
Seguono Fratoianni, Renzi, e Zingaretti, meno attivi. Conte supera di poco un tweet al giorno e molto meno fanno Di Maio e Bonino.
Politici sui social, a livello di engagement vince la Bonino
Naturalmente non conta solo il numero di persone che segue un politico. Anche gli avversari spesso lo fanno, per essere informati.
Avere followers non è sinonimo di avere consenso, non per forza.
Conta anche quanti per esempio reagiscono a un tweet, per esempio facendo un retweet.
In questo è sempre primo Matteo Salvini, con ben 1.767.353 da gennaio. Del resto è anche il leader con più messaggi.
Segue Giorgia Meloni con 387.751, terzo è Renzi, con 274.830, nonostante il numero relativamente ridotto di tweet.
Anche per Conte la quarta posizione è un buon risultato. Parliamo di 84.755 retweet a fronte di 224 tweet.
E via via giù fino a Berlusconi e Bonino, ultimi con 31.478 e 14.071 retweet.
Oltre ai retweet ci sono però anche i like e i commenti che fungono da indicatori per il coinvolgimento dell’utente su un profilo.
Coinvolgimento che nel gergo è chiamato engagement, che misura il numero di retweet, commenti, “mi piace” in proporzione agli utenti raggiunti, ovvero i follower.
In testa qui è Emma Bonino, che fa pochi tweet, ha meno follower, ma questi sono più attivi. Il 2,74% di questi infatti reagisce al tweet della leader di +Europa. Al secondo posto Berlusconi con l’1,42%. Anche qui lo stesso discorso, i pochi follower sono più attenti e reagiscono di più. Non necessariamente positivamente naturalmente, perché tra i commenti molti possono essere e spesso sono negativi.
Dopo Berlusconi vengono Conte con l0 0,84% e Salvini con il 0,43%.
Agli ultimi posti Renzi e Zingaretti, con solo lo 0,09% e lo 0,05%. Renzi evidentemente non è più sotto i riflettori da quando non è più premier e segretario PD, ma per Zingaretti questo dato certo è una brutta notizia.