Bollette 28 giorni: rimborsi Tim senza canali conciliativi, il punto
Bollette 28 giorni, il punto della situazione quando siamo arrivati a metà agosto. Cosa si deve fare con Tim? Ecco un po’ di informazioni utili.
Continua la querelle relativa alle bollette 28 giorni, stavolta con protagonista Tim, per cui si attende la sentenza del Consiglio di Stato, che finora si è pronunciato solo su Vodafone, Wind e Fastweb. Agli utenti che provano a chiedere i rimborsi per le bollette notificate a 28 giorni (per il pagamento complessivo di 13 mensilità anziché 12) la compagnia risponde sempre allo stesso modo: “Rivolgetevi ai canali conciliativi”. L’operatore aveva messo a disposizione alcune formule compensative ai propri utenti, offerte e promozioni da accettare per poi non richiedere più alcun rimborso, ma per tutti quelli che non hanno preso in considerazione questo scambio come funziona? Tim è stata chiara fin dall’inizio: “In caso di non interesse all’attivazione di uno dei servizi sopra elencati sarà possibile sempre formulare a Tim la richiesta di restituzione dei giorni erosi con la fatturazione a 28 giorni attraverso i canali conciliativi”.
Bollette 28 giorni: rimborsi, cosa dice Tim
A dire il vero, le cose non stanno propriamente così. Le associazioni dei consumatori si sono battute negli ultimi giorni per convincere l’utenza a non cadere “nel tranello”. I rimborsi devono essere automatici, vanno ripetendo da giorni, e gli utenti non sono tenuti a fare alcuna richiesta. Qualche settimana fa Il Salvagente pose delle domande alle compagnie telefoniche: tra queste si chiedeva come accedere ai rimborsi in caso l’utenza non avesse scelto alcuna formula compensativa. Tim rispose in questo modo: “Tim prende atto della decisione del Consiglio di Stato sui ricorsi degli altri operatori. Tim resta comunque in attesa di conoscere l’esito del proprio ricorso, non essendo ancora stata fissata l’udienza del merito, sulla cui base saranno decise le opportune azioni di ottemperanza. In merito a quanto disposto dai provvedimenti Agcom, Tim conferma di aver messo a disposizione dei propri clienti un piano di compensazione alternativo e di aver predisposto l’accoglimento delle richieste di rimborso formulate dai propri clienti presso i canali conciliativi.
Rimborso bollette 28 giorni: per Tim si attende il Consiglio di Stato
Ma quali sono questi canali conciliativi? Sono quelli collegati all’Agcom: il portale sopraccitato, infatti, annovera nell’elenco Corecom, Conciliaweb (via telematica). C’è poi sempre l’alternativa delle associazioni dei consumatori.
Per sapere esattamente cosa fare bisognerà dunque attendere la pronuncia del CdS anche su Tim. Tuttavia è anche vero che l’Agcom è sempre stata piuttosto chiara sulla questione rimborsa: le formule compensative offerte non sono obbligatorie, ma opzionali e chi non le sceglie dovrà comunque avere diritto al rimborso, che deve essere effettuato in automatico e senza la necessità di alcuna richiesta.
L’avviso di Federconsumatori
Chiarezza anche da un comunicato di Federconsumatori dello scorso 18 luglio. “Gli utenti non devono trasmettere alcuna richiesta agli operatori per la restituzione dei giorni sottratti e, come abbiamo sottolineato più volte, non è esatto sostenere che l’erogazione della compensazione sia subordinata alla presentazione di una modulistica ad hoc. Per quanto riguarda Tim il Consiglio di Stato non si è ancora pronunciato, tuttavia ci si aspetta un pronunciamento analogo a quello già emesso per le altre compagnie”. Attenzione, però, a essere frettolosi. “Non è opportuno invitare gli utenti a inoltrare una richiesta di rimborso”; comunica l’associazione, “proprio perché solo il Consiglio di Stato può indicare l’iter da intraprendere”. Insomma, non resta che aspettare ancora un po’.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it