“I giovani sono l’oggi: non sono il futuro. Se pensiamo che i giovani siano il futuro, nel frattempo perdono le speranze e le illusioni e si addomesticano”. Le parole di Papa Francesco rilasciate pochi mesi fa nella sede romana di Scholas Occurrentes si sono perse nel vento. Basta dare un’occhiata ai risultati di un sondaggio Demos per Il Gazzettino che ha chiesto ai cittadini del Nord Est se oggi gli adulti si preoccupano del futuro dei giovani molto meno di un tempo. Il 41% afferma di sì. Una percentuale che si è ingrossata con il passare degli anni. Basti pensare che venti anni fa, solo il 28% era d’accordo con questa affermazione. Il picco è stato toccato nel 2013 quando i nordestini che la pensavano in questo modo erano quasi uno su due.
Sondaggi politici Demos: futuro giovani, le opinioni
A ritenere che gli adulti non si preoccupano più del futuro dei giovani come invece si faceva un tempo, sono soprattutto le persone tra i 25 e i 34 anni (46%). È proprio in questa fascia d’età che si cominciano a fare progetti per il futuro. Non stupisce quindi che il valore più basso si registri tra i 18 e i 25 anni (31%). I giovanissimi, infatti, sono ancora nel pieno della maturità e il futuro è per loro ancora un quadro tutto da dipingere.
Sondaggi politici Demos: futuro giovani, i disoccupati sono i più disillusi
Segmentando il campione secondo la professione si scopre che a condividere l’affermazione lanciata da Demos è la maggioranza dei disoccupati (72%), la frangia più disillusa in quanto senza lavoro e senza prospettive. Sopra la media si trovano anche imprenditori e lavoratori autonomi (45%). I valori più bassi si registrano tra gli studenti (32%), casalinghe (36%) e tecnici e impiegati (34%).
Sondaggi politici Demos: futuro giovani, le opinioni in base all’appartenenza politica
Infine, in base alla collocazione politica degli intervistati, sono soprattutto gli elettori di Forza Italia (54%) e FdI (46%) a pensare che gli adulti sono più disinteressati di un tempo al futuro dei giovani. I meno convinti di questo orientamento sono gli elettori +Europa (31%) e M5S (36%).
Sondaggi politici Demos: una risposta deve arrivare dalla politica
E allora dice bene Papa Francesco che invita giovani e anziani a dialogare tra di loro. “Se i giovani stanno senza gli anziani, perdono le loro radici, il senso della storia, l’appartenenza. Se gli anziani stanno senza i giovani, si sentono isolati e muoiono tristi. È il momento che i vecchi sognino e i giovani profetizzino. È un dialogo fecondo, che dà radici ed evita che i giovani siano sradicati”. Un messaggio, quest’ultimo, che non può lasciare indifferenti chi dei giovani si deve occupare, ovvero la politica.
Sondaggi politici Demos: nota metodologica
Il sondaggio è stato condotto tra il 29 aprile e il 2 maggio 2019 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1028 persone (rifiuti/sostituzioni: 6579), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d’età (margine massimo di errore 3.05% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
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