Tappe crisi di governo, ecco le prossime mosse previste dall’iter
La crisi di governo si è definitivamente consumata, con le dimissioni rassegnate da Conte nella serata del 20 agosto. Ecco l’iter.
La crisi di governo si è definitivamente consumata, con le dimissioni rassegnate da Conte nella serata del 20 agosto. Adesso la palla passa nuovamente nelle mani di Mattarella, a cui spetterà il compito di facilitare una nuova maggioranza politica. Il Presidente della Repubblica, stando alle sue prerogative costituzionali, ascolterà tutte le parti politiche. La prima ronda di consultazioni potrebbe portare a un incipit di accordo tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Da ambo le parti sono arrivati segnali di distensione, il che lascia presagire che, quanto meno, ci saranno delle negoziazioni. Ovviamente la partita è molto lunga: se il Movimento 5 Stelle sembra andare compatto verso un accordo con il PD, dalle parti di via sant’Andrea delle Fratte (sede del Partito Democratico) le spaccature tra la corrente zingarettiana e renziana sono lontane dall’appianarsi.
Ecco le tappe per superare la crisi di governo
Oggi comincia la ronda di consultazioni al Quirinale. I primi a salire al Colle saranno i presidenti delle due Camere: prima la Casellati, poi Fico. Il primo giorno di consultazioni continuerà con i rappresentanti del misto per finire, poi, con il gruppo politico meno “pesante” (in termini di rappresentanti): Liberi e Uguali. Giovedì, invece, sarà la volta dei cinque gruppi maggiori: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Partito Democratico e chiusura con gli esponenti delle forze politiche del governo uscente, Lega prima, M5S poi.
I tempi sono decisamente più stretti rispetto a quelli del 2018: le elezioni si celebrarono a marzo e, per allora, non c’erano scadenze particolarmente rilevanti. In questo caso, invece, c’è una bozza di legge di bilancio da presentare entro ottobre e un Commissario Europeo da nominare. I tempi sono strettissimi e se non si trovasse un accordo, Mattarella potrebbe tentare la via di un “governo del Presidente”, per arrivare almeno fino a dicembre, fare la legge di bilancio per il 2020 e tornare quanto prima alle urne.
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