Il datore di lavoro può cambiare il turno del lavoratore che beneficia della Legge 104 il giorno prima che questo usufruisca di un permesso?
Permessi Legge 104: cosa dice la normativa?
Il lavoratore titolare di Legge 104, In base all’articolo 33 di quest’ultima, può disporre, alternativamente, di tre giorni mensili di permesso o di permessi orari giornalieri pari a due ore se ha un orario di 6 ore al giorno o di un’ora se ha un orario inferiore a 6 ore.
Detto ciò, la normativa non prevede riduzioni dell’orario di lavoro, a parte quella della trasformazione del rapporto di lavoro da full time in part time, così come non prevede alcuna forma di esonero da turni – ma anche da lavoro notturno, orario spezzato e altre modalità organizzative – a parte quelle che sono previste in generale per tutti i lavoratori.
Tuttavia, in alcuni contratti, concentrati per lo più nel settore pubblico, è prevista la possibilità di richiedere una strutturazione dell’orario di lavoro che prenda in considerazione la condizione di svantaggio personale, sociale e familiare del lavoratore.
Il datore di lavoro cambia il turno all’ultimo minuto
Dunque, a parte che la suddetta possibilità non è completamente prevista per i lavoratori del settore privato, bisogna sottolineare che, attenendosi strettamente a quanto previsto dalla legge, il datore di lavoro può modificare i turni di tutti i lavoratori in base alle esigenze aziendali, sostanzialmente, in qualsiasi momento.
D’altra parte, è chiaro che possa arrecare un danno o comunque mettere in difficoltà un lavoratore titolare di 104 procedendo al cambio turno il giorno prima del permesso richiesto.
Al massimo, ci si può rivolgere a un legale nel caso in cui il cambio di turno avvenga in corrispondenza di un permesso preso in virtù della titolarità di Legge 104 con regolarità: in quel caso, potrebbe configurarsi una condotta discriminatoria e lesiva dei diritti del lavoratore.
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