Marta Cartabia: orientamento politico e CV. Chi è la possibile premier
Marta Cartabia potrebbe essere la nuova premier in un governo M5S-PD: è solo uno dei nomi in circolazione, ma conosciamola più da vicino.
Marta Cartabia è un nome che potrebbe mettere d’accordo gli esponenti del Movimento 5 Stelle e quelli del PD qualora si concretizzasse l’ipotesi di un nuovo governo “giallo-rosso”. È solo uno dei nomi che circolano in queste ore (lo riporta Tommaso Labbate sul Corriere della Sera), ma è anche il più papabile nel caso di questa inedita alleanza. Andiamo quindi a conoscere più da vicino chi è Marta Cartabia, quali ruoli ha ricoperto nella sua carriera e qual è il suo orientamento politico.
Marta Cartabia: breve profilo biografico e studi
Marta Cartabia nasce a San Giorgio su Legnano il 14 maggio del 1963. Laureatasi all’Università degli Studi di Milano in Giurisprudenza all’età 24 anni, con una tesi improntata sull’esistenza di un diritto costituzionale europeo, ha poi conseguito un dottorato di ricerca presso l’Istituto Universitario Europeo di Fiesole, specializzandosi in seguito sulla giustizia costituzionale all’Università di Aix-Marseille. Frequenti i suoi periodi di ricerca svolti all’estero, soprattutto negli Stati Uniti, dove ha ricoperto il ruolo di ricercatrice all’University of Michigan Law School e, negli anni Novanta, presso l’Università degli Studi di Milano, specializzata sul diritto costituzionale.
Marta Cartabia: l’esperienza lavorativa, il curriculum
Durante gli anni da ricercatrice all’Università di Milano, comincia a frequentare la Corte Costituzionale in qualità di assistente di studio, mentre tra la fine degli anni Novanta e l’inizio dei Duemila, inizia la carriera da professore associato prima e da ordinario poi all’Università degli Studi di Verona, nella materia di diritto pubblico. Nel 2004 si reca all’Università di Milano-Bicocca, dove è docente ordinario di diritto costituzionale. La sua esperienza di docente universitaria esce anche fuori dai confini italiani: insegna infatti negli istituti di Tours, Tolone e San Sebastiàn, tra gli altri.
Nel primo decennio degli anni Duemila lavora presso la Commissione europea e l’Agenzia europea dei diritti fondamentali dell’UE occupandosi di Diritto, mentre il 2 settembre 2011 il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la elegge giudice della Corte Costituzionale, della quale diventa poi vicepresidente nel 2014, ruolo riconfermato anche nei 2 bienni successivi.
L’orientamento politico
In merito all’orientamento politico di Marta Cartabia, il Corriere parla di una vicinanza di ideali a Comunione e Liberazione. Il suo nome, comunque, sa di déjà-vu: infatti, lo scorso anno, venne accostato al governo a cui avrebbe dovuto fare capo Carlo Cottarelli dopo il primo tentativo fallito di portare Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.
Importante è stata una sua visita al carcere di San Vittore lo scorso anno, quando la Cartabia parlò ai detenuti della Costituzione e di come la fiducia in essa, seppur difficilmente tradotta nella realtà, dovesse risiedere nelle parole della stessa e nel loro perseguimento, piuttosto che nell’errata interpretazione nel contesto della realtà.
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