Registrata una scossa di magnitudo 3.4 scala Richter nel Tirreno centrale, ad una profondità di 23 chilometri, poco dopo le ore 20 di ieri 21 agosto 2019.
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La scossa è stata localizzata dall’Ingv a 62 chilometri a Ovest di Fiumicino e a 63 a Sud-Ovest di Civitavecchia, a 80 chilometri a ovest di Pomezia e a 86 chilometri a ovest di Roma. L’epicentro nel Tirreno Centrale, l’ipocentro invece a circa 23 chilometri di profondità: il terremoto è stato avvertito oltre che a Civitavecchia e Fiumicino, nella zona di Ostia, Ladispoli, Cerveteri, Ostia, Anzio e Santa Marinella. Non vi è notizia di alcun danno a persone o cose, solo un po’ di paura: secondo alcune testimonianze è stata avvertita chiaramente in alcune zone della Capitale, per esempio all’Eur.
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Scosse anche al largo di Calabria, Campania e Sicilia
Qualche ora dopo, alle 5 e 20 del mattino circa, un’altra scossa simile – magnitudo 3.2 – è stata registrata sempre dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, al largo di Crotone, ad una profondità di 9 chilometri, con epicentro a 11 chilometri dal comune di Strongoli e a 9 chilometri da quello di Rocca di Neto, entrambi nella provincia della città calabra.
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Prima del terremoto al largo delle coste laziali invece erano state avvertite delle scosse in Campania e Sicilia. Alle 19 e 50 di ieri, l’Ingv ha registrato una scossa di magnitudo 2.1 a Caposele, provincia di Avellino, ipocentro a 15 chilometri di profondità. Un po’ meno lieve la scossa verificatasi in Sicilia, per la precisione a Zafferana Etnea, provincia di Catania, con ipocentro a 7 chilometri di profondità: ha avuto una magnitudo di 3.0.
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