Crisi di governo: alla vigilia delle consultazioni il segretario democratico Zingaretti ha messo in risalto il voto all’unanimità dell’ultima direzione che gli ha conferito pieno mandato per presentarsi dal capo dello Stato dove ha rappresentato la posizione dei dem.
Crisi di governo, i paletti del PD
Come abbiamo scritto, il Pd ha comunicato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella la disponibilità ad un “governo di svolta” o in alternativa “il voto subito”. Tuttavia nelle ore successive all’incontro presso il Colle si è aperto un vero e proprio caso nel Pd. La fibrillazione è nata da alcuni retroscena, confermati da più parti, secondo cui Zingaretti avrebbe esternato a Mattarella alcune condizioni per l’accordo col M5S.
Sostanzialmente il Pd avrebbe chiesto lo stop dei decreti sicurezza, fatto sapere che il Pd sarebbe disponibile a votare il taglio dei parlamentari solo se vincolato alla riforma elettorale e un accordo preventivo sulla manovra.
Ciò ha rallentato, secondo le voci, la trattativa con il Movimento 5 Stelle che ha accolto con stupore e freddezza questa mossa dei dem.
Il commento dell’ala renziana
Crisi di governo – Gli stessi esponenti del partito più vicini all’ala renziana hanno commentato negativamente questa uscita di Zingaretti. Sul punto è intervenuta la vice presidente Pd Anna Ascani.
“Se di fronte al rischio della destra così come ancora si presenta, con Salvini e Meloni in primissima linea, qualcuno nel Pd pensa di far saltare il banco di un possibile governo, istituzionale o di legislatura, sul taglio dei parlamentari, se ne assumerà la responsabilità di fronte al Paese e all’Europa. Le condizioni sono quelle poste in direzione, altre condizioni rischiano di essere fuori luogo in questo momento”.
Crisi di governo, Zingaretti e Gentiloni
Secondo la cronaca di queste ore, i paletti sarebbero stati ispirati da Paolo Gentiloni che ha accompagnato – con i capigruppo di Camera e Senato – il segretario Nicola Zingaretti. A stretto giro di posta è stato proprio Zingaretti a precisare: “I punti alla base della possibile trattativa per un nuovo governo sono quelli decisi all’unanimità dalla Direzione di ieri e che abbiamo presentato oggi al Presidente della Repubblica. Qualora ce ne fossero le condizioni e la disponibilità, è giunto il tempo di aprire una fase di confronto e approfondimento”.
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