Pensioni ultime notizie: crisi di governo, sindacati denunciano ripercussioni
Sul fronte pensioni ultime notizie non possono che riguardare la crisi di governo in atto. Cgil, Cisl e Uil, intanto, denunciano conseguenze.
La crisi di governo preoccupa i sindacati, che di fronte alle attuali incertezze, teme per le misure che rientreranno nella prossima Manovra e per il futuro della previdenza. Sulle pensioni ultime notizie riportano una nota congiunta redatta da Cgil, Cisl e Uil del Trentino che non cela una riflessione sull’esecutivo, gettando alcune riflessioni sullo stato attuale delle cose.
Pensioni ultime notizie: Cgil-Cisl-Uil preoccupati, il comunicato
“Cgil, Cisl e Uil del Trentino guardano con preoccupazione alla situazione di grave stallo politico in cui si trova l’Italia”, si legge nella nota pubblicata lo scorso mercoledì 21 agosto 2019. “Per il sindacato il Paese ha assoluto bisogno di stabilità e l’attuale fase di incertezza determinata dalla crisi del governo sancita ieri con le dimissioni del presidente Conte, se non risolta in tempi rapidi, avrà ripercussioni molto pesanti su un’economia già in affanno e sul mondo del lavoro”. Il comunicato è stato quindi diffuso all’indomani delle dimissioni del premier Conte e prima dell’ultimo giro di consultazioni, che hanno preceduto l’intervento del presidente della Repubblica Mattarella, il quale ha parlato giustappunto di “tempi rapidi” per la risoluzione della crisi.
Pensioni ultime notizie: “Non c’è stata una vera riforma”
“In questi quattordici mesi l’esecutivo giallo-verde ha governato in una situazione di equilibrio costantemente instabile, cercando di accontentare gli interessi delle due componenti politiche, varando provvedimenti molto discutibili e su cui i sindacati hanno espresso in diverse occasioni perplessità e contrarietà”. Per i segretari generali Franco Taneselli (Cgil), Lorenzo Pomini (Cisl) e Walter Alotti (Uil) si è perso tempo sotto due aspetti importanti: la crescita e l’occupazione. “Gli appelli a mettere al centro le questioni dell’economia e del lavoro sono rimasti sostanzialmente inascoltati, nessuna politica industriale, nessun piano serio di rilancio dell’occupazione, nessuna vera riforma delle pensioni, ma provvedimenti onerosi finanziati in deficit e finalizzati solo a onorare le promesse elettorali”.
“Serve responsabilità”
Ora si tratta solo di assumersi le proprie responsabilità per il bene del Paese: l’invito alle forze politiche è quello di fare “un passo indietro rispetto ai loro tornaconti”, ponendo al centro l’interesse del Paese. La fiducia è riposta nel presidente Mattarella, ma al contempo i sindacati scrivono auspicando “soluzioni coraggiose, in grado di varare una legge di bilancio responsabile ed equa, che risponda ai reali bisogni degli italiani e coerente con gli impegni assunti anche a livello europeo”.
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