Parliamo di seguito di una questione che a livello tecnico, non è complicata ma che ha, nella prassi dei rapporti di locazione tra proprietario ed inquilino, una certa diffusione. Ci riferiamo al cambio contatore acqua in caso di guasto: paga proprietario o inquilino? Vediamolo.
Cambio contatore acqua: un problema concreto
I contratti di affitto o locazione dovrebbero sempre disciplinare ogni possibile aspetto dei rapporti intercorrenti, nel corso del tempo, tra proprietario ed inquilino. Tra i vari articoli che li compongono, non dovrebbero quindi mai mancare le indicazioni circa chi deve pagare in caso di guasto all’interno dell’abitazione affittata. Ma non sempre è così.
Alla ripartizione delle spese può sfuggire qualcosa, qualche possibile inconveniente e, in queste circostanze, la possibilità di una rottura dei rapporti tra le parti, con eventuale causa giudiziaria, è tutt’altro che remota. Insomma la semplice e banale sostituzione di un bene danneggiato (in questo caso il cambio contatore acqua) può portare a gravi conseguenze. D’altra parte di oneri economici pur sempre si tratta, dato che il contratto di locazione si riferisce all’accordo tra proprietario ed inquilino, con cui il primo dà il godimento del proprio bene, mobile o immobile, al secondo, e come corrispettivo ottiene il pagamento di un canone periodico.
Gli obblighi di proprietario ed inquilino
La legge individua specifici obblighi, a priori rispetto al contenuto che le parti vorranno dare al contratto di locazione in oggetto. Per esempio, al proprietario spetta di rispettare il dovere di consegnare all’inquilino la cosa locata in buono stato di manutenzione e di eseguire tutte le riparazioni necessarie che garantiscano il rapporto di locazione (tranne quelle di piccola manutenzione).
All’inquilino spetterà, tra le altre cose, l’obbligo di non compiere innovazioni che mutino la natura e la destinazione dell’immobile, nonché l’obbligo di restituire la cosa locata al termine del contratto nello stesse condizioni in cui l’ha ricevuta, oltre ovviamente al pagamento del canone nei tempi concordati.
Dopo queste necessarie premesse sul rapporto di locazione, vediamo chi deve sostenere le spese per il cambio contatore acqua guasto. Come accennato, più dettagliato è un contratto di locazione, più è difficile che, in seguito, si abbia un contrasto tra le parti, se non una vera e propria lite giudiziaria. Pertanto, è auspicabile che nel testo dell’accordo ci sia anche una clausola che stabilisce chi deve pagare per il cambio contatore acqua guasto.
Laddove il contratto di locazione non stabilisca nulla, occorrerà fare riferimento alla legge. In particolare occorrerà ricordare il testo dell‘art. 1575 del Codice Civile (che reca il titolo “Obbligazioni principali del locatore“), da cui si può trarre la conclusione che, con riguardo al cambio contatore acqua guasto, sarà onere del proprietario dell’immobile sostenere le spese di sostituzione. Ciò a meno che non sia in gioco una manomissione dello stesso, da parte dell’inquilino, altrimenti sarà quest’ultimo a doverlo cambiare a proprie spese. Infatti l’articolo del Codice appena menzionato impone al proprietario di mantenere l’abitazione nella condizione migliore rispetto all’uso concordato con l’inquilino.
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