Pensioni ultima ora: lo scenario di un possibile cambio di esecutivo rischia di mettere in discussione l’attuale quadro normativo in ambito previdenziale. Il passaggio da un governo composto da M5S e Lega ad un esecutivo sostenuto da M5S, Pd e LeU potrebbe portare delle novità in tal senso.
Pensioni ultima ora, che ne sarà di Quota 100?
Il governo Conte ha infatti introdotto, col decreto n. 4/2019, oltre al reddito di cittadinanza Quota 100. Una misura con cui si dà la possibilità di andare in pensione a chi ha 62 anni e 38 anni di contributi versati. Quota 100 è una misura temporanea approvata per il triennio 2019-2021 ma molti temono che con la nascita del nuovo governo la norma potrà essere oggetto di modifica-revisione o di abrogazione.
Pensioni ultima ora, le pensioni fuori dai punti strategici di M5S e Pd
Il primo ad evocare uno scenario simile è stato proprio il segretario della Lega Matteo Salvini che, giovedì 22 agosto 2019, al termine delle consultazioni con Mattarella ha criticato l’eventuale nascita del nuovo governo M5S-Pd-LeU e fatto intendere come lo stesso potrà rappresentare un pericolo per il futuro di Quota 100.
Movimento 5 Stelle e Pd si stanno in queste ore confrontando sulla possibilità di una intesa programmatica. Tutto, da quanto è dato sapere, è ancora da definire. Ma tra gli elementi certi c’è che la materia previdenziale non sia stata citata sinora né dal Movimento 5 Stelle che ha indicato 10 punti programmatici, né dal Pd che ha delineato 5 punti base per l’accordo coi 5 Stelle
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I giudizi di M5S e Pd su Quota 100
Pensioni ultima ora – Altre considerazioni possono essere legate ai giudizi sinora espressi dalle due principali forze politiche che lavorano al nuovo accordo di governo. I 5 Stelle hanno puntato sull’approvazione del reddito di cittadinanza mentre Quota 100 è stata una misura maggiormente voluta e rivendicata dalla Lega. Il Pd ha criticato Quota 100 ritenendola una misura iniqua e poco attenta ai giovani. C’è inoltre da considerare che il nuovo esecutivo dovrà fare i conti con le esigenze di bilancio. Pertanto non si può escludere che una parte delle risorse necessarie, per evitare l’aumento dell’Iva o per altre misure ritenute urgenti, possano essere recuperate proprio dalle cifre inizialmente preventivate per la stessa Quota 100. Bisognerà tuttavia attendere gli sviluppi della crisi per capire cosa accadrà.
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