Debora Serracchiani al TP: “Confrontarsi è fondamentale per la crescita di un partito”. L’Intervista
[ad]”Il modello sociale e di amministrazione dei paesi scandinavi è sicuramente un ottimo esempio, almeno per molti dei suoi punti”. Il Termometro Politico ha intervistato la candidata alle Elezioni Europee del Partito Democratico, Debora Serracchiani.
Debora Serracchiani, nata a Roma il 10 novembre 1970, avvocato, è diventata una delle candidate più apprezzate e seguite del Partito Democratico a seguito del suo intervento all’Ass Naz dei Circoli del Partito Democratico. In seguito ha aperto una sua pagina Facebook ed un proprio sito.
Il Termometro Politico si è messo in contatto con Debora Serracchiani e le ha proposto alcune domande. Siamo lieti di presentarvi le sue risposte.
1) In seguito al suo intervento all’Ass Naz dei Circoli del Partito Democratico, la sua candidatura nelle file del Partito Democratico ha attirato l’attenzione di un cospicuo numero di persone, elettori e non. Lei ritiene di aver concesso al numeroso frangente degli astenuti che si collocano a sinistra un incentivo per recarsi alle urne e votare? E se sì, quali gli aspetti della sua candidatura che potrebbero aver interessato l’elettorato?
Credo di aver riportato verso il Pd tanti elettori delusi e poco motivati, proponendo istanze e problemi di molti. Il mio era un appello, da militante e dirigente, che ha funzionato come una scossa per il partito.
2) Lei è un avvocato: una professione questa (insieme a quella del giudice e del magistrato) negli ultimi anni sotto diretto attacco dell’attuale Presidente del Consiglio. Se Lei venisse promossa a Ministro della Giustizia, quali sarebbero le prime 3 riforme che intenderebbe proporre per migliorare il sistema giudiziario italiano?
Concorro per le Europee, e non per un ministero.
3) In qualità di Vicepresidente della Commissione Consiliare Ambiente ed Energia (Provincia di Udine), quale idea si è fatta delle nuove proposte energetiche dell’attuale Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Hussein Obama?
Sono idee da seguire, non solo per migliorare la qualità della vita delle persone, ma anche per contenere costi e sprechi, un passo essenziale di fronte alla crisi internazionale.
4) In Europa, i paesi scandinavi hanno da sempre rivolto grande attenzione al problema ambientale, tentando di promuovere politiche energetiche a basso impatto, ottenendo grandi successi anche dal punto di vista finanziario. Questa è secondo lei la dimostrazione che si può rispettare il Protocollo di Kyoto ed allo stesso tempo far beneficiare l’intera collettività, sia ecologicamente sia in termini di nuovi posti di lavoro?
Senza dubbio. Il modello sociale e di amministrazione dei paesi scandinavi è sicuramente un ottimo esempio, almeno per molti dei suoi punti.
5) Lei è anche componente della Commissione Statuto e Regolamenti: un argomento molto sentito all’interno del Partito Democratico, specie dai militanti ed elettori più giovani, è riferito all’utilizzo delle cosiddette “primarie”. Quale la sua posizione su questo strumento di rappresentanza democratica e soprattutto dove Lei si aspetterebbe maggiore/minore suo utilizzo?
Consultare gli iscritti, confrontarsi, è fondamentale per la crescita di un partito, che deve poi arrivare a una sintesi che ognuno deve rispettare con disciplina e spirito di servizio.
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[ad]6. Questione Facebook e nuovi veicoli mediatici: il suo gruppo su Facebook certamente le ha consentito un’ancora maggiore notorietà, soprattutto tra il pubblico più giovane, quello che fa più uso della rete. Ritiene che l’Italia, un paese molto indietro rispetto agli altri paesi sviluppati in fatto di diffusione della banda larga, sia maturo a sufficienza per una nuova frontiera della propaganda politica/partitica?
Io ho fatto e sto facendo molto per adoperare la Rete come strumento di confronto con i cittadini, abbattendo le troppe barriere che di consueto circondano la politica. Spero che molti altri lo facciano.
7) In merito alla precedente domanda, il Partito Democratico (italiano) ha mostrato grande interesse a questo aspetto della campagna elettorale, aprendo un nuovo portale, aprendo il canale YouDem (e RedTV). Ritiene che il Partito Democratico sia preparato per affrontare questa vitale sfida tecnologica?
Il Pd si è mosso con molto anticipo rispetto alle altre formazioni politiche, e sta dimostrando grande attenzione verso le nuove tecnologie.
8. Una domanda che certamente le starà a cuore: in qualità di donna, che vive e lavora in una società italiana tendenzialmente maschilista e sciovinista (gli ultimi fatti di cronaca politica evidenziano una diffusa propensione a trattare la donna più come un oggetto commerciale che come un individuo dotato di potenzialità sociali ed intellettuali), quale pensa sia il difetto socio-psicologico del maschio medio italiano nei confronti del sesso femminile e quali potrebbero essere le contromisure per sanare questo difetto?
Non mi voglio ergere a giudice degli uomini. Dico solo che c’è necessità di maggiore tutela per le donne che lavorano, e di una maggiore rappresentanza femminile in politica.
9) Campagna Elettorale Europea: la tornata elettorale corrente mostra, dal mio punto di vista, pochissimo interesse per le questioni prettamente politiche da trattare in seno al Parlamento Europeo. In tutti i grandi paesi Europei (Spagna, Francia, Inghilterra, Germania) la crisi economica da una parte e le locali dispute politiche stanno anch’esse spostando l’interesse dall’Europa. Quale pensa sia il reale interessamento dell’elettorato europeo per le tematiche continentali? Quanto il Partito Democratico è cosciente della sua posizione come partito di massa europeo, a prescindere dalla sua futura collocazione partitica?
Noi siamo stati l’unico partito italiano a presentare un programma per le Europee, fedeli alla nostra linea da sempre europeista. Ai cittadini interessano le tematiche europee: alcuni mezzi d’informazione, vicini a partiti euroscettici, provano a far credere il contrario.
10. Ultima domanda, prettamente politica: dopo la caduta del Governo Prodi II, la galassia di partiti a sinistra si è frastagliata e disunita, favorendo l’ascesa massiccia di Berlusconi e della Lega. Qual è la sua personale interpretazione politica dell’attuale situazione in seno alla sinistra italiana, senza mai dimenticare che le composizioni ed alleanze si strutturano alla luce della legge elettorale voluta dal Parlamento?
Il Pd, e il centro sinistra, devono guardare avanti, proponendo idee e soluzioni a fronte dell’immobilismo del governo, proprio come stanno facendo in queste settimane. Questa è l’unica cosa che conta davvero.