Partita Iva 2019: controlli al via da settembre, chi rischia sanzioni
L’Agenzia delle Entrate con un’apposita circolare ha avvertito i titolari di Partita Iva: in arrivo stretti controlli nel secondo semestre del 2019.
L’Agenzia delle Entrate con un’apposita circolare si rivolge direttamente ai titolari di Partita Iva: in arrivo stretti controlli nel secondo semestre del 2019. Per la prima volta saranno utilizzati i dati della fatturazione elettronica: verranno incrociati con quelli relativi alle Lipe.
Finta Partita Iva per Flat tax, partono i controlli dell’Agenzia delle Entrate
Partita Iva: l’ultima circolare dell’AdE
La circolare n.19 dell’8 agosto 2019 annuncia una nuova serie di controlli in chiave anti-evasione. Dunque, molte imprese riceveranno delle lettere di compliance se emergeranno delle incongruenze, in seguito all’incrocio dei dati relativi alla fatturazione elettronica e quelli relativi alla comunicazione trimestrale delle liquidazioni Iva.
Da sottolineare poi come l’Agenzia delle Entrate abbia precisato che le verifiche interesseranno anche le imposte sui redditi, quindi, finiranno sotto la lente d’ingrandimento, in particolare, i titolari di Partita Iva in regime forfettario anche e soprattutto perché i limiti di accesso sono stati allargati quest’anno.
Grazie alle lettere di compliance, i contribuenti potranno procedere a regolarizzare spontaneamente la propria posizione prima dell’inizio della vera e propria fase di controllo, in caso contrario saranno inseriti nella black list degli inadempienti a rischio evasione. Insomma, la lettera di compliance sarà sostanzialmente un avvertimento prima di controlli molto invasivi.
Partita Iva 2019: controlli sui lavoratori autonomi, i profili più a rischio
Quando vengono inviate le lettere di compliance
Di recente l’Ade ha inviato delle lettere di compliance alle Partite Iva che non hanno presentato la dichiarazione Iva per il 2018, a quelli che – in base ai dati emersi per l’ottenimento degli studi di settore – abbiano fatto registrare delle anomalie tra il 2015 e il 2017 e, infine, a colore che nel periodo di imposta 2017, non hanno dichiarato l’importo delle operazioni attive Iva al di sotto di quello comunicato dai clienti o da loro stessi via spesometro.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it