Governo ultime notizie: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiesto celerità e responsabilità. L’unica maggioranza politica che sembra possa far andare avanti questa XVIII legislatura è quella composta da M5S e PD. I due leader, Di Maio e Zingaretti, hanno cominciato a parlare di temi, mostrando una certa convergenza sulla tutela dell’ambiente e l’investimento in un modello produttivo sostenibile. La centralità che ha assunto il tema ambientale nell’agenda politica globale è evidente (l’ultimo G7 si è centrato proprio sulle sfide dettate dal riscaldamento globale).
Sembrava, quindi, che a partire da quel tema concreto si potesse sviluppare una politica diversa per il lavoro, per lo sviluppo e per il controllo delle frontiere e dell’immigrazione. I passi in avanti compiuti nei primissimi giorni post-crisi sembrano però non essere sufficienti, almeno per ora, per giungere a un accordo. Adesso, il problema principale riguarda palazzo Chigi: chi ci va?
Governo ultime notizie, trattativa M5S-PD: chi va a palazzo Chigi?
Di Maio è stato ormai superato ampiamente da Giuseppe Conte negli indici di gradimento e chiede il bis per colui che si è definito l’avvocato degli italiani. Più che su questioni programmatiche, quindi, la trattativa M5S-PD sembra arenarsi sui nomi. O meglio: sul nome, quello chiave, del futuro primo ministro della coalizione di governo. Zingaretti ha ribadito per l’ennesima volta che bisogna andare oltre la virata programmatica e cambiare anche la maggioranza degli attori che hanno partecipato nel governo gialloverde.
Il totopremier sarà così determinante in questa partita lampo giocata tra democratici e pentastellati. Giuseppe Conte ha teso la mano al PD assicurando di aver chiuso con la Lega, e che per lui c’è solo un’altra via percorribile. Dalle parti del Nazareno non sembrano appagati dalle dichiarazioni del premier uscente e rimangono fermi sulle loro posizioni, così come il Movimento fa quadrato attorno all’esponente con miglior valutazione dell’ultimo esecutivo. Mattarella vuole delle risposte in tempi brevi: urge una nuova maggioranza o, opterà per un ritorno immediato alle urne grazie ad un governo di garanzia elettorale, che resterà in carica solo e unicamente per gli affari ordinari e per garantire il nuovo processo elettorale.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it