Sinisa Mihajlovic leucemia: come sta, condizioni e perché era a Verona
Sinisa Mihajlovic ha mantenuto la promessa e ieri era regolarmente sulla panchina del suo Bologna. Come sta l’allenatore dopo l’annuncio della leucemia.
13 luglio 2019, Sinisa Mihajlovic annuncia in un’apposita conferenza stampa di avere la leucemia. Non può continuare come vorrebbe, ma resterà l’allenatore del Bologna, seguirà gli allenamenti come potrà e promette di tornare presto sulla panchina. 44 giorni dopo, domenica 25 agosto 2019: a Verona gli scaligeri devono affrontare il Bologna. Forse Mihajlovic non ci sarà e a pochi giorni dalla partita il copione sembra scritto. Poi il colpo di scena: l’allenatore serbo sorprende tutti, raggiunge Verona, arriva in hotel, al fischio d’inizio è lì, magro, cerotto vistoso, cappellino. Non conta il risultato finale, con il Bologna che non è riuscito a vincere contro un Verona in 10, agguantandolo solo sull’1 a 1. La vittoria è un’altra, quella del ritorno di Mihajlovic sulla panchina, quella della promessa mantenuta, di una battaglia (una delle tante) vinte. La notizia fa il giro del mondo: “Vero uomo”, “Coraggioso”, “Incredibile”. Gli aggettivi si sprecano e i tifosi, anche quelli del Verona, applaudono.
Sinisa Mihajlovic: il ritorno in panchina dopo l’annuncio della leucemia
“Mister Sinisa Mihajlovic ha raggiunto la squadra in albergo e stasera sarà regolarmente in panchina”. Questo il tweet del Bologna che ha ufficializzato la presenza del suo allenatore. Un tweet che ha per un attimo frenato ogni divisione calcistica, accendendo le luci dei riflettori su un altro episodio, ben più importante, di una mera prima giornata del campionato di Serie A, con le prime sfide, sorprese, novità, rivelazioni. Tutte parole che starebbero bene cucite addosso a Mihajlovic e alla sua ingresso in scena al Bentegodi, ieri, salutato da un applauso caloroso e commovente.
Sinisa Mihajlovic: come sta, le condizioni di salute
“I guerrieri si riconoscono da lontano. My love”. Su Instagram la moglie Arianna Rapaccioni lo celebra con una foto che li ritrae assieme, uniti.
Elogi e articoli della stampa locale e internazionale non fanno però dimenticare il male da cui Mihajlovic è afflitto: quella leucemia urlata con coraggio 45 giorni fa. Al Resto del Carlino, il professor Sante Tura, ematologo e direttore dell’Istituto Seragnoli del Sant’Orsola di Bologna, dove l’allenatore è in terapia, ha parlato delle sue condizioni. Se Mihajlovic era in panchina, vuol dire che i medici gli hanno dato il permesso. E questo significa che “c’è una risposta positiva dell’organismo”, ma è necessario anche “avere un po’ di riguardo”. A ogni modo, “se Sinisa è partito per Verona vuol dire che con ogni probabilità ha avuto un ripopolamento del midollo”. Si tratta di un “primo passo verso la guarigione, ma la malattia andrà tenuta sicuramente sotto controllo. Sicuramente un paziente in questa condizione deve sottoporsi almeno a un secondo ciclo di cure (e quindi un nuovo ricovero) in vista di un trapianto di midollo”, che è anche la soluzione più probabile per i malati di leucemia mieloide, afferma l’ematologo. Le speranze ci sono (“Nel 2019 è molto facile trovare un donatore adatto, perché è sufficiente che fra i due midolli vi sia una compatibilità del 90%”), ma bisogna mantenere prudenza perché “La malattia potrebbe essere sempre lì, invisibile ai nostri occhi”.
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