Con un nuovo governo le riforme tanto attese rischiano di sfumare sul viale del tramonto. È questo uno dei timori del Nord e di chi tifava e tifa ancora Lega. Addio alla flat tax, ma anche alle Autonomie, sulle quali avrebbe dovuto esserci una risposta lo scorso febbraio, ma alla fine si fa ancora attendere. E con la caduta del governo Conte (che sia riproposto in una nuova alleanza M5S-PD) si potrebbero riaprire molti discorsi. La flat tax non è ben vista dai Dem perché aiuterebbe i ricchi e gli stessi accusano i leghisti di voler ridurre la pressione fiscale ma al tempo stesso di non voler tassare i grandi colossi del web. Il Movimento 5 Stelle, se non si andrà a nuove elezioni, cercherà di mantenere intatti i principali punti del suo programma, tra cui l’introduzione del salario minimo, per cui c’è già un accordo con il PD.
Luca Zaia teme governo M5S-PD
Intanto il governatore della Regione Veneto Luca Zaia a Quotidiano.net ha parlato dell’attuale situazione politica e delle paure del Nord. “Sono 15 mesi che aspettiamo l’autonomia. Se non siamo riusciti a ottenerla con la Lega al governo, figuriamoci con il PD”. Il timore più grande è proprio quello di un’alleanza tra M5S e PD, perché ciò porterebbe a una cancellazione totale di quanto fatto finora. “Si partirà dall’anno zero. Scordiamoci la flat tax, mentre la legittima difesa, l’inasprimento delle pene e la politica migratoria voluta da Salvini saranno considerati simboli di inciviltà. Sicuramente ogni nave che arriverà sbarcherà”. Zaia confessa che il 90% dei veneti vuole tornare al voto. “Se si realizzerà questo governo PD-5 Stelle resteremo ostaggio delle liti peggio di prima. Non credo s’infurierà tutto il Nord, ma tutto il ceto che produce”.
Autonomie e Flat Tax: i punti chiave
Anche se l’autonomia è ricomparsa nei punti chiave elencati dal leader pentastellato Luigi Di Maio, Zaia non si fida. “Il premier Conte ci aveva promesso di risolvere la situazione a febbraio 2019, ma non ha fatto nulla. Del resto i 5 Stelle sono ossessionati dai ricchi, da chi produce. Per loro gli imprenditori sono prenditori e basta”.
E in quanto al dibattito sulla flat tax, s’inserisce anche il sindaco di Milano Beppe Sala. “O crediamo che si possa mettere una flat tax al 15% e basta crederci… Oppure si fa una seria riforma fiscale, ma ci vuole un sacco di tempo”.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it