Governo M5S-Pd a rischio: perché l’accordo rischia di saltare

Pubblicato il 27 Agosto 2019 alle 21:21 Autore: Giuseppe Spadaro

Governo M5S-Pd, per i dem sarebbe squilibrata una compagine di governo guidata da Conte con Di Maio vicepremier. La trattativa prosegue serrata.

Governo M5S-Pd a rischio: perché l’accordo rischia di saltare

Governo M5S-Pd: l’intesa tra il Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, oggi 27 agosto, rispetto a 24 ore fa sembra certamente più vicina. In attesa del secondo giro di consultazioni che si concluderà mercoledì 28 agosto, si lavora su entrambi i fronti per chiudere un accordo che va però ancora affinato sia dal punto di vista programmatico e sia rispetto ai nomi che devono riempire le singole caselle di ministri e sottosegretari.

Governo M5S-Pd, Conte-premier

Sembra definitivamente superata la fase di stallo sul nome del premier. Infatti dovrebbe essere Giuseppe Conte a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio dell’esecutivo giallo-rosso. In giornata è arrivato inaspettatamente anche il tweet di Donald Trump che ha auspicato che Conte continui a rivestire il ruolo di premier.

Tornando alla trattativa tra le due forze politiche, sembrano venute definitivamente meno le riserve su Conte inizialmente espresse dalla segreteria del Pd ed in particolar modo dall’area del partito più vicina a Nicola Zingaretti.

Governo M5S-Pd, il ruolo di Di Maio

Ora il confronto sembra essersi spostato sul futuro ruolo di Luigi Di Maio nel Governo M5S-Pd. In base ai rumors, il capo politico pentastellato vorrebbe nuovamente essere investito della carica di vice-premier. Non più con la responsabilità del dicastero del Lavoro e dello Sviluppo Economico ma probabilmente solo del Lavoro. Oppure optando per altri ministeri: si parla sia del ministero della Difesa che del ministero dell’Interno.

Governo M5S-Pd le obiezioni dei dem

Governo M5S-Pd – Da parte sua il Pd ritiene eccessivamente sbilanciato a favore dei 5 Stelle un esecutivo con Conte presidente del Consiglio e Di Maio suo vice. Perciò rivendica per un “dem” il ruolo di vice-premier. Si parla con insistenza di Andrea Orlando visto che Zingaretti non entrerà a fa parte dell’esecutivo.

Intanto il Pd terrà mercoledì 28 agosto la direzione, inizialmente fissata per martedì 27 agosto che dovrà definire e ratificare alcune scelte decisive prima della probabile chiusura della trattativa con i 5 Stelle.

Consultazioni

Orario consultazioni mercoledì 28 agosto 2019

  • ore 10.00 gruppo parlamentare “Per le autonomie (svp-patt, uv)” del Senato della Repubblica
  • ore 10.30 gruppo parlamentare “Liberi e Uguali” della Camera dei Deputati
  • ore 11.00 gruppi parlamentari “Fratelli d’Italia” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati
  • ore 16.00 gruppi parlamentari “Partito democratico” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati
  • ore 17.00 gruppi parlamentari “Forza italia – Berlusconi presidente” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati
  • ore 18.00 gruppi parlamentari “Lega-Salvini premier” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati
  • ore 19.00 gruppi parlamentari “Movimento 5 Stelle” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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