Governo M5S-Pd: uno degli argomenti più dibattuti in queste che appaiono come ore decisive nella trattativa per la nascita del nuovo esecutivo riguarda la scelta dei vertici del Movimento 5 Stelle di sottoporsi al giudizio della base tramite la piattaforma Rousseau rispetto alla alleanza col Pd e con LeU.
In maniera molto esplicita il capo politico Luigi Di Maio ha spiegato che “Gli iscritti al MoVimento 5 Stelle hanno e avranno sempre l’ultima parola”. E lo ha fatto con un articolo postato il 27 agosto 2019 alle ore 22:40 sul sito ilblogdellestelle.it
Governo M5S-Pd, Di Maio ed il voto su piattaforma Rousseau
Queste le parole di Di Maio: “Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella domani completerà il secondo giro delle consultazioni e ascolterà le valutazioni dei gruppi parlamentari delle varie forze politiche. Il MoVimento 5 Stelle ha messo sul piatto dieci punti per l’Italia come base per qualsiasi discussione. Il confronto tra le forze politiche su questa base sarà portato avanti dal presidente del Consiglio che eventualmente domani potrebbe essere incaricato dal Presidente Mattarella. Alla fine di questo percorso ci sarà una proposta di progetto di governo che sarà stata condivisa tra le forze politiche che intendono entrare in maggioranza. Prima che venga sottoposta al Presidente della Repubblica, questa proposta sarà votata online su Rousseau dagli iscritti del MoVimento 5 Stelle. Solo se il voto sarà positivo la proposta di progetto di governo sarà supportata dal MoVimento 5 Stelle. Il voto dovrebbe avvenire entro la prossima settimana”.
In pratica, una volta definita linea e programma del Governo M5S-Pd chiamato da molti giallo-rosso, il M5S rimetterà alla sua base la parola decisiva per procedere nella intesa col Partito Democratico e con le forze parlamentari di centrosinistra.
Il deputato 5 Stelle Nitti si scaglia contro la votazione su Rousseau
Governo M5S-Pd – Proprio l’intenzione di chiamare al voto gli iscritti ha scatenato la polemica all’interno del Movimento. Tra gli interventi più critici evidenziamo quello del deputato Michele Nitti che ha apertamente contestato la scelta dei vertici del M5S.
Ecco il testo integrale del post
“Anche oggi ho partecipato all’Assemblea congiunta, con senatori e deputati. Si è discusso a lungo. Tanti i temi affrontati. Ma, dum Romae consulitur…Rientrato a casa, però, ho appreso in TV che l’assemblea parlamentare avrebbe deciso di far votare su Rousseau la proposta di Governo, prima di essere sottoposta al Presidente della Repubblica. Questo è assolutamente falso! Io ero presente. In Assemblea, in risposta a chi esigeva di subordinare e vincolare la nascita di un nuovo eventuale esecutivo al passaggio su Rousseau, è emersa chiaramente la necessità di non trasformare il voto su questa piattaforma in una forma di delegittimazione delle istituzioni e delle funzioni parlamentari. È emerso, altresì, che la votazione sulla piattaforma non sia, in questo delicato momento, lo strumento più opportuno, viste la tempistica e l’urgenza dei passaggi da esperire con il Quirinale, peraltro regolamentati dalla Costituzione. Che servano forme democratiche realmente partecipate è indubbio. Che queste collidano o interferiscano con i passaggi istituzionali e costituzionali è da scongiurare. Sono davvero sorpreso che si sia fatta passare per una decisione deliberata in Assemblea ciò che non è stato affatto deliberato. È urgente riportare quanto prima la partecipazione democratica anche nelle Assemblee”.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it