Sondaggi elettorali Quorum: nella crisi, vincono Conte e Zingaretti
Gli ultimi sondaggi elettorali di Quorum/Youtrend per Sky Tg24 con intenzioni di voto e percezione della crisi di governo. Quorum ha elaborato un gran numero di domande, centrate sia sull’esecutivo gialloverde che su quello futuro con tutta probabilità sostenuto da PD e Movimento 5 Stelle.
Sondaggi elettorali Quorum: calo di 5 punti della Lega, ma altissima indecisione
Partendo dalle intenzioni di voto, Quorum mostra come la Lega abbia perso – rispetto alla media degli istituti demoscopici rilevata nel primo giorno di agosto – ben 4,9 punti. Il carroccio si fermerebbe al 31,9% (risultato non dissimile a quello registrato alle Europee di maggio). Il calo di consensi della Lega verrebbe capitalizzato da Fratelli d’Italia, che toccherebbe l’8,8%, superando così Forza Italia (al 6,8%). Seguirebbero, a debita distanza dalla Lega, il Partito Democratico (22,3%) e il Movimento 5 Stelle (18,6%). Le due forze che comporranno il nuovo governo registrano un incremento ancora poco sensibile: rispettivamente +0,6% (PD) e +1,0% (M5S). Quorum mostra un dato in controtendenza rispetto agli altri istituti demoscopici: l’exploit di +Europa, che raccoglierebbe il 4,1% dei consensi e supererebbe “abbondantemente” la soglia fissata dal Rosatellum (3%). Anche “La Sinistra” sarebbe vicinissima al fatidico tre percento: le mancherebbe solo un decimale per raggiungere la percentuale che permette di accedere alla ripartizione dei seggi.
Conte e Zingaretti ne escono vincitori dalla crisi di governo
Passando poi alla fiducia nei principali leader politici, nei sondaggi elettorali Quorum si osserva che Sergio Mattarella continua a godere di un alto consenso (66% di opinioni favorevoli contro il 34% di contrari). Segue il primo ministro uscente nonché incaricato di formare il nuovo governo, Giuseppe Conte. Per lui, oltre il 50% di approvazione (53,4%). Un dato che va molto al di là del consenso di partito (18,6%) e che mostrerebbe un consenso trasversale. In questa classifica di consenso, completa il podio Matteo Salvini (31,9% di approvazione). Scarto minimo, poi, tra Di Maio (25,7%) e Zingaretti (24,4%). Il leader con la peggior valutazione è Matteo Renzi (14,6%), inviso probabilmente anche ad una buona parte dell’elettorato PD.
Alla domanda su chi sia uscito sconfitto dalla crisi, c’è ampio consenso: chi esce debilitato da questa crisi di governo è colui che l’ha ufficialmente innescata l’8 agosto, ossia Matteo Salvini. Risponde così il 61,9% del campione. Molto distante troviamo Luigi Di Maio. Il 26,3% del campione di riferimento lo considera come l’uomo più pregiudicato da questo convulso mese di agosto. Probabilmente, una parte di questa percentuale è legata all’ascesa politica del premier Conte che, dopo aver dismesso i panni di mediatore, ha accresciuto notevolmente il proprio consenso personale, arrivando ad essere indicato dai più come il futuro leader del Movimento 5 Stelle. In terza posizione, ancor più staccato, c’è Matteo Renzi (9,1%). In pochissimi considerano Zingaretti – attuale segretario del PD – come l’esponente politico maggiormente pregiudicato dalla crisi (2,7%).
Nota metodologica: Sondaggio svolto tra il 29 e il 30 agosto 2019 con metodologia mista CATI/CAMI/CAWI, su un campione di 1000 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, indagata per quote di genere ed età, stratificate per area macroregionale di residenza e titolo di studio. L’errore campionario è pari a +/- 3,1%, con un intervallo di confidenza del 95%. 1000 interviste complete su 5977 contatti (per la parte CATI)
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